la nostra terra

venerdì 30 dicembre 2011

Agricoltura e Agroalimentare - Dibattito di qualità per una platea ricca

E’ necessario riempire di contenuti ed idee valide questi appuntamenti affinchè la Conferenza Programmatica del PD rappresenti una vera svolta ed opportunità di rilancio della politica regionale e locale, per dare consistenza alla parola “Discontinuità” che nei giorni scorsi tanto abbiamo pronunciato.

Nell’ultimo anno l’agricoltura italiana ha pagato durissimo il prezzo della crisi che ha investito l’economia globale. Dati alla mano, il settore agricolo ha fatto registrare una flessione del valore della produzione, ai prezzi di base, dell’8,3%.

Nell’ultimo anno è venuta meno la spinta propulsiva costituita dalle esportazioni diminuite quasi del 5% (Federalimentare), segnalando come dato più preoccupante, sempre nell’ambito dell’industria alimentare (includendo il tabacco), quello relativo all’occupazione; quest’ultimo registra infatti contrazioni continue aumentando l’affanno del settore agroalimentare che stenta a recuperare quanto perso negl’anni passati.

In questo preoccupante scenario, il governo Italiano è stato pressoché assente negli ultimi due anni, essendo le politiche agricole paragonabili solo a tagli, omissioni e “distrazione”.

Se a tutto questo ci aggiungiamo le continue emergenze ambientali, che vedono anche la Basilicata come una delle sfortunate ma principali protagoniste, il quadro che ci si prospetta è quanto meno drammatico.

La base di partenza indispensabile è quella di incastonare una efficiente politica agricola in una programmazione generale del nostro territorio, capace di intersecarsi con un’azione a lungo raggio di tutela dell’ambiente e di risanamento idrogeologico. Sarebbe inutile non spezzare questo modello a comparti stagni che crea disagi e non soluzioni.

Bisogna avere il coraggio di rappresentare la ruvida ma innegabile realtà dei nostri giorni, che può immaginare il comparto dell’agricoltura e dell’agroalimentare protagonista solo se in grado di mantenersi al passo con i tempi moderni in continua evoluzione.

Un accesso ai fondi europei, unico salvagente ed occasione di rilancio fattivo, è immaginabile solo da imprenditori intraprendenti capaci di incidere sul mercato con offerte competitive in grado di soddisfare la domanda sempre più esigente.

Sappiamo benissimo che questi presupposti nella nostra realtà sono riscontrabili solo se si avrà la lungimiranza di impostare un modello culturale nuovo ed efficiente, capace si di interrompere una dipendenza cronica dall’ente pubblico ma ancora arenata sul processo di un concreto radicamento della mentalità cooperativistica.

Non essendo noi patria di imprese del settore di grandi dimensioni in grado di far valere il loro peso specifico, necessitiamo di indirizzare tutti i nostri piccoli e medi agricoltori, distributori del prodotto in una rete informativa e di collaborazione.

I mezzi in grado di fare tutto questo sono in possesso solo della politica e il Partito Democratico ha l’obbligo di mettere in campo queste soluzioni.

Per questo è indispensabile strutturare il Distretto Agricolo solo ed esclusivamente come un erogatore di servizi, dal punto di vista finanziario, di innovazioni, di consulenza e di acquisto di brevetti.

Diventa così indispensabile dare vita ad un continuo incentivo alla ricerca, non lasciando che il Polo dell’Agro-Biotech resti una chimera, ma che diventi un punto di riferimento per questo settore, che non può più permettersi di programmare produzioni ventennali ma che ha l’esigenza di coltivare varietà sempre nuove e sempre più richieste in grado di rendere l’intero indotto moderno e non anacronistico.

In questo contesto è evidente come la risoluzione della questione Agrobios, recentemente incanalatasi in termini di discussione ragionevoli, è di fondamentale importanza poiché del polo stesso dovrebbe essere punta di diamante.

Logico e doveroso a questo punto mutare il ruolo dell’ente Regione; bisogna allontanarsi sempre più dai tempi in cui essa era identificata nell’immaginario comune come una sacca di sostentamento tale da portarci ad un affaticamento di entrambi gli interlocutori. Il ruolo che la Regione Basilicata oggi deve svolgere è quello di incentivo alla crescita strutturale e culturale dei nostri operatori fornendo il trampolino di lancio che permetta di accedere alle frontiere europee.

Innegabile la necessità di un costante interfacciarsi delle 3 macroaree individuate sul nostro territorio, ovvero la zona B, D1 e D2 che solo su di un pari livello potranno mettere in campo sinergie positive. Purtroppo ci ritroviamo troppo spesso davanti ad una inaccessibilità ed esclusione ai bandi regionali delle aziende della prima zona rispetto alle seconde, indirizzandoci così verso uno sviluppo non omogeneo.

Detto ciò non si vuole scadere in un vittimismo spicciolo, ma semplicemente suonare un campanello d’allarme affinchè già a partire dal secondo ciclo di fondi del PSR si mostri una maggiore attenzione a questa situazione. La sensazione di smobilitazione già palesata da questo circolo va placata subito partendo proprio da questo settore che per forza di cose dovrà intrecciarsi con quello del turismo, che ha già vissuto la trasformazione della politica delle tre M in un alfabeto completo.

Vi è bisogno inoltre di un controllo in queste macroaree da parte di tecnici qualificati, selezionati al di fuori dalle logiche di equilibri politici, per così avere veri incentivi dal punto di vista ambientale e di qualità del prodotto.

Proprio in un ottica europeista è anche necessario sostituire i timidi interventi di incentivi ai giovani agricoltori al di sotto dei 40 anni con ingenti misure. E’ su di loro che si può lavorare maggiormente per la diffusione di una nuova cultura imprenditoriale di cui si parlava prima; chiunque si renderebbe conto che ciò che è stato fatto è ancora oggi insufficiente. A fronte di 310 domande di giovani agricoltori, 250 sono state approvate e giudicate valide ma le risorse messe a disposizione sono sufficienti solo per 67 di loro. NON BASTA.

Per concludere c’è bisogno di puntare l’attenzione sulla raccolta dei rifiuti speciali prodotti dagli agricoltori. Una politica di centro-sinistra che si rispetti non può sottovalutare questo aspetto di tutela ambientale e di come questo fattore nel nostro territorio sia strettamente correlato.

La cultura che vogliamo impiantare non può essere cieca sotto questo profilo, poiché è inutile parlare di sviluppo anche attraverso l’agricoltura e l’agroalimentare se come base non abbiamo il rispetto della natura, madre delle risorse primarie di questo settore.

Angelo Troiano

Segretario Circolo PD Bernalda e Metaponto

martedì 22 novembre 2011

"L'Italia sono anch'io" - Adesione GD Bernalda

I Giovani Democratici di Bernalda e Metaponto aderiscono al comitato “L’Italia sono anch’io” e si mobilitano a fianco di tutte le Associazioni che nella nostra regione stanno sostenendo le due proposte di legge di iniziativa popolare per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia.

La campagna vuole promuovere l’uguaglianza tra persone di origine straniera e italiana che vivono, crescono, studiano e lavorano in Italia, contribuendo a rimuovere gli ostacoli che la legislazione italiana attuale frappone al raggiungimento di questo obiettivo. Crediamo che nessuno possa esimersi dalla responsabilità di rendere il nostro un paese più giusto, inclusivo, solidale facendo sentire totalmente a casa tutti quei stranieri nati e cresciuti in Italia.

Le due proposte di legge rappresentano la concreta possibilità di sanare una situazione ormai insostenibile e di grave discriminazione nei confronti di un'intera generazione di figli di immigrati.

L’Italia di oggi è cambiata, riconoscere ai nuovi cittadini i loro diritti è un segno di civiltà e la presa di coscienza dell’avvenuto cambiamento della composizione socio-demografica del Paese. Questi nuovi italiani rappresentano una realtà e una risorsa. Garantire loro pari diritti e opportunità significa quindi investire sul nostro futuro e lavorare per costruire una società più aperta e coesa.

Noi siamo per un’Italia giusta in cui le regole e i diritti vengono rispettati da tutti, italiani e immigrati.

Per queste ragioni ci attiviamo da subito per contribuire a questa mobilitazione nel nostro territorio.

La nostra sarà una battaglia culturale perché anche la comunità di Bernalda e Metaponto, da anni protagonista di una civile convivenza, possa aprirsi ulteriormente all’importante presenza di immigrati e quindi di 'nuovi cittadini italiani', affinché anche la nostra sia una società più equa.

Bernalda lì, 21/11/2011

Luca Vitarella

Segretario Gd Bernalda e Metaponto

domenica 20 novembre 2011

Attenti all'uomo...ROSSO!

Pochi giorni fa è nato il Governo Monti!

Che ha prodotto il tanto auspicato “licenziamento” di Berlusconi ed i suoi fidi.

L’attuale Governo, formato da un team di tecnici e professionisti che ha il sostegno trasversale di quasi tutte le attuali forze politiche, ha lo scopo di dar vita a quelle manovre e riforme che faranno uscire dal guado della crisi la nostra Italia.

All’orizzonte si intravede l’alba della Terza Repubblica, dopo le monetine sono arrivati i caroselli come titoli di coda di una mortificazione continua che legittimano quanto meno un brindisi. Anche l’Europa auspicava la fine della nostra destra, forse più di nome che di fatto.

Eppure, proprio in una fase in cui tutti ragionano e parlano della necessità di più Europa, di continuare a costruire una maggiore coesione del vecchio continente, di maggiore progressismo per avere una Unione più solida e di affermare l’Italia e soprattutto il Sud-Italia come porta sul Mediterraneo, c’è ancora chi non riesce proprio a smettere di parlare un linguaggio miserevole finito ormai da anni nel dimenticatoio.

Infatti utilizzare e riportare ancora nel presente distinzioni tra democratici e conservatori bolscevichi o filo-sovietici forse potrebbe andar bene solo per raccontare una barzelletta sulla guerra fredda. Purtroppo in una Nazione devastata da ragionamenti populistici e qualunquistici della peggior specie, anche il nuovo premier Monti in un primo momento era finito sotto l’attacco di chi per demonizzare evoca la temutissima ombra “rossa”. Questo perché si appresta ad imporre con equità alla nazione non lacrime e sangue, ma quei sacrifici necessari per combattere una crisi sempre esistita, ma mai dichiarata da Berlusconi ….. e da attribuire per convenienza agli oltranzisti italo-russi.

Tentativo naufragato ancor prima di vedere la luce, grazie soprattutto a quel senso di responsabilità che ha contraddistinto fin da subito il nuovo Governo, che finalmente elimina le letterine, veline ministrine e incarica tre DONNE a svolgere il ruolo di Ministro della Repubblica in altrettanti Dicasteri fondamentali.

Responsabilità che, oggi come non mai, è il sesto senso necessario per chi ambisce a guidare una nazione, e sempre più sinonimo di Giorgio Napolitano. Si proprio quel Presidente della Repubblica (che a volte si è cercato di delegittimare chiamandolo “compagno”) che in tutti i modi cerca di non far fallire la ditta. Sesto senso che alla fine ha convinto Mr B. (dopo la riunione di “famiglia”) a fare un passo indietro seppur in grave ritardo, salvo dichiarare poco dopo e in tono minaccioso: “Stacco la spina quando voglio”.

Per questo non saranno certo le barzellette ad aprire la crepa in cui insinuarsi nel muro solido di un partito serio, quale è il P.D., alla ricerca di una zattera che salvi chicchessia dall’isolamento più totale. Ovviamente se si rimane sempre più soli si inizia a perdere notevolmente lucidità, non si riesce a stare al passo coi tempi e si finisce con il riconoscersi allo specchio ruoli e funzioni, inventando commissioni (e paroloni), per rimanere sulla cresta di un onda che in effetti non si è presa mai.

Non aiuterà ad acquisire più credibilità nemmeno convincersi che si sia scatenato il putiferio quando qualcuno avvicina (durante la Festa settembrina del PD, che secondo il bilancio non è certo ai minimi storici di partecipazione) il nostro capogruppo in Consiglio Regionale (Viti), per dimostrare di sapere la differenza tra asilo nido e asilo politico,.

Abbiamo cose più serie ed utili da fare, sereni e senza ansie sappiamo già quali possono essere le reazioni, se ce ne saranno, che una persona normale può avere davanti a richieste del genere, Bersani o Speranza che sia.

Ovviamente se rappresenti sempre una sedicente associazione moralista, oltre ad attaccare le Procure pseudo-brigatiste - preferibilmente di Matera (perfettamente in stile di chi è vagamente noto, ma che ormai ha terminato il suo tempo) per essere ancora più anacronistica dai una bella tinta di rosso a Professionisti, Tecnici e Professori.

Si, quelli che a Roma cercheranno di ridare alla nostra Bandiera la credibilità che gli spetta e a Bernalda hanno amministrato portandoci fuori dal dissesto, a tratti negato come la crisi.

Infine per non scontentare nessuno, ma proprio nessuno, racconti delle scontate freddure sul processo, graduale ma avviato, di ricambio generazionale della classe politica in un partito che non ti appartiene.

Prima i G.D. dipinti come “struttura operativa” di giovani nerboruti armati di kalashnikov, poi tangenti ben smentite riguardo assessori “casualmente” definiti giovani e, dulcis in fundo, fidanzati tatuati dalle inconfondibili G e D in attesa di pranzo di nozze gratis.

E’ proprio vero, raggiunto il fondo si può sempre scavare!

Eppure qualcuno dalla mente fresca, che ha la pretesa di rappresentare una alternativa a questo centro sinistra, nel presente e per il futuro, ha anche riso dando sponda a veri e propri abomini.

Triste, molto triste. Ma se la parola d’ordine diventa “Attenti all’uomo…Rosso” tutto sembra più chiaro.

Circolo PD e GD Bernalda e Metaponto Gruppo Consiliare PD

Reinserimento in attività dei cittadini che hanno perso il lavoro-Comitato unito disoccupati provincia di Matera

In data 9 novembre 2011 nella città di Bernalda si sono riuniti i comitati dei disoccupati di Bernalda e Ferrandina con la partecipazione di colleghi disoccupati di tutti i comuni della Provincia di Matera.

L’assemblea costituitasi ha convenuto sulla necessità di coinvolgere le amministrazioni comunali di tutta la Provincia di Matera sul tema del reinserimento dei cittadini disoccupati in attività di pubblica utilità.

E’ drammatica la situazione in cui versano nella più completa inattività migliaia di lavoratori in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, in mobilità ordinaria e in deroga ed in disoccupazione.

E’ necessario prendere atto che vi è una pressante richiesta da parte dei cittadini per avere servizi e che vi è una enorme offerta anche qualificata di espulsi dai cicli produttivi per dare risposte concrete ai bisogni della comunità. Basti pensare alla condizione in cui versano le scuole pubbliche e alla possibilità di poter fare manutenzione a costi contenuti.

Non vogliamo scoprire l’acqua calda, ma solo guardare ad esempi rodati come Milano e Genova o per non andar lontano allo stesso virtuoso comune di Pisticci.

Viene da se che l’impiego negli enti locali di noi percettori di ammortizzatori sociali, in generale ed in particolare di quelli in deroga, rende quel minimo di sostegno al reddito non un gettar soldi dalla finestra ma un serio impegno dello Stato e della Regione a sostenere i servizi ai cittadini

Chiudiamo questa richiesta, che siamo sicuri verrà tenuta in debita considerazione, con un grido di dolore forte e straziante per noi e le nostre famiglie : abbiamo bisogno dell’ammortizzatore sociale abbiamo bisogno che questo ci traghetti al lavoro.

In attesa di una convocazione congiunta con le Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL CISL UIL porgiamo distinti saluti.

COMITATO UNITO DISOCCUPATI PROVINCIA DI MATERA

domenica 6 novembre 2011

Il circo delle intercettazioni non farà soccombere la verità. Etica e moralità nei fatti!

Alla luce delle intercettazioni pubblicate dal Quotidiano della Basilicata il 3 novembre scorso tra Antonio Faliero(Dirigente Arpab ed ex consigliere comunale PDL) e Vincenzo Sigillito, anche il circolo del PD di Bernalda e Metaponto, insieme alla sua giovanile, ha aperto un sereno ma approfondito confronto al suo interno per capire quanto ci fosse di fondato in quello che è apparso nella suddetta pubblicazione. Infatti ad essere chiamati in causa ci sono due “dissidenti”(cit) del nostro stesso circolo e un assessore del comune di Bernalda.

Al momento, dopo aver valutato la posizione di ogni nostro rappresentante istituzionale di qualsiasi legislatura, continuiamo ad essere tranquilli e sereni, consapevoli che le pesanti accuse mosse verso l’intera classe dirigente hanno l’assoluto carattere dell’infondatezza e della diffamazione. Qualsiasi altro sviluppo, anche e soprattutto di indagini giudiziarie, non passeranno inosservati e saranno analizzati, come già fatto in queste ore, ed eventualmente condannati.

Ci stupisce come il Sig. Faliero, candidato anche alle ultime amministrative nella lista Patto per la Svolta, si sia lanciato in tali gravi affermazioni. Attendiamo una sua conferma di quanto intercettato affinché, possa chiarire tutti quei dettagli che consentirebbero di sgombrare ogni cono d’ombra della vicenda e il suo ruolo nella ricerca dei voti insieme ai presunti dissidenti del PD. Possiamo affermare che nessuno degli iscritti del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto ha mai dato vita o partecipato ad alcun matrimonio tenutosi a “Vietri il 14 maggio”. Chiunque abbia delle prove in grado di smentire ciò ha il dovere morale di fornirle agli organi competenti, ovviamente solo se forte della consapevolezza di non invadere il campo della diffamazione.

Sono molto fastidiose e assolutamente montate ad arte le continue insinuazioni messe in campo nelle strade del paese, nei bar e sui social network da ipotetici difensori della democrazia; chiunque abbia già espresso pesanti pareri sulla situazione se ne dovrà assumere tutta la responsabilità, soprattutto chi ricopre un ruolo istituzionale all’interno del consiglio comunale. Non si capisce infatti come si possa giocare con la dignità delle persone e sulle teste di interi nuclei familiari senza nemmeno avere il coraggio di fare dei nomi.

Non accettiamo inoltre che nessuno si possa prodigare nel voler artatamente collegare l’appalto dei R.S.U. con le intercettazioni telefoniche. Questa macchina del fango non attecchisce su procedure di gara limpide e trasparenti, visionabili da chiunque e gestite da una Commissione di gara fatta da professionisti giovani e dalla struttura tecnica comunale.

Infine condanniamo duramente e respingiamo al mittente il vergognoso attacco mosso da una sedicente associazione moralista nei confronti dei Giovani Democratici di Bernalda, tutti ragazzi dal passato e dal presente sicuramente limpido che, sacrificando ogni aspetto della loro vita personale, si dedicano e si impegnano solo per il bene della nostra comunità senza trarne alcun vantaggio facendo propria la bandiera della vera etica. .

Dopo le dichiarazioni del nostro Sindaco Chiruzzi, anche tutti noi possiamo affermare che in queste ore nulla ci ha impedito di dormire su sette cuscini.

PD e GD Bernalda e Metaponto

lunedì 17 ottobre 2011

Impiantando una cultura sostenibile avremo un Paese sostenibile. GD

Per i Giovani Democratici il benessere e la salute dei cittadini, il miglioramento delle condizioni ambientali e la vivibilità delle città e dei paesi, uno sviluppo ecosostenibile che tuteli l’ambiente, devono essere al centro delle discussioni e delle scelte politiche e amministrative.

Questo è il presupposto politico della proposta che abbiamo presentato ufficialmente ieri all’Amministrazione Comunale di Bernalda e Metaponto dal titolo “bimbi a scuola a bordo del ‘Piedibus’ ”. Un’idea lanciata dal capogruppo del Pd Gennaro Collocola nel suo intervento alla Festa Democratica 2011, subito recepita unanimemente dai Giovani Democratici e formalizzata.

Si tratta di un “autobus umano” formato da una fila di bambini in cammino, accompagnati da adulti, che partendo da un capolinea, seguono un determinato percorso, con fermate ed orari prestabiliti, ovvero è un modello di mobilità alternativa al confuso, solitario e dannoso (per la salute di tutti) utilizzo eccessivo dell’automobile privata, soprattutto per gli spostamenti da casa a scuola, in grado di sviluppare la capacità di spostamento autonomo e sicuro dei bambini e dei ragazzi .

E’ una realtà già collaudata in molti paesi europei e che da alcuni anni si sta diffondendo anche in Italia ed ha già portato significativi risultati in molti paesi vicini al nostro.

Auspichiamo che presto anche i nostri concittadini più piccoli possano vivere questa significativa esperienza consegnando un forte richiamo al senso civico e all’educazione ambientale anche ai cittadini più grandi.

Il Segretario

Luca Vitarella

sabato 15 ottobre 2011

PIEDIBUS: AMPIO SOSTEGNO E CONDIVISIONE ALLA PROPOSTA DEI GD

“Politica vuol dire realizzare” ripeteva spesso il primo Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi.

Stamattina con immenso piacere ho ricevuto ufficialmente la proposta dei Giovani Democratici di Bernalda, “bimbi a scuola a bordo del Piedibus”. Si tratta di una proposta altamente innovativa per la nostra comunità e si inserisce a pieno titolo nelle iniziative di diffusione dei modelli europei che puntano sulla sostenibilità e sulla salvaguardia del territorio.

Sicuramente si tratta di una piccola iniziativa, ma non può e non deve passare inosservata.

Ai Giovani Democratici non posso che assicurare ampio sostegno e assoluta condivisione della lodevolissima proposta.

Da capogruppo del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto seguirò costantemente l'iter della proposta affinché a breve anche nel nostro comune i più piccoli possano andare e tornare da scuola nel modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico.

Tra le finalità principali del progetto c’è sicuramente quella di promuovere la mobilità sostenibile casa-scuola, attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi, oltre che prendere coscienza di come un nostro singolo gesto quotidiano può contribuire a risolvere un problema collettivo. Il progetto basa i suoi fondamenti sul concetto, ormai noto, del “pensare globalmente ed agire localmente”. Dobbiamo gettare le basi per far crescere la consapevolezza che i grandi problemi si possono risolvere partendo dal basso, dal quotidiano. I gas serra, il surriscaldamento del pianeta, sono problemi che sembrano così lontani, che poco ci appartengono, di competenza degli scienziati. Ma è arrivato il tempo in cui dobbiamo prendere coscienza che ognuno di noi può, anzi, deve contribuire alla soluzione del problema, attraverso l’attuazione delle buone pratiche quotidiane.

Per queste ragioni occorre necessariamente investire sulla mobilità casa-scuola incentivando i nostri ragazzi ad andare a piedi, utilizzare di più le biciclette o il mezzo pubblico senza farsi accompagnare dal genitore in automobile. Oppure, se il genitore ci deve per forza accompagnare in automobile, facciamogli caricare anche altri amici sulla nostra auto, mettendo in atto quello che si chiama car-pooling.

Tutto questo rientra a pieno nella proposta dei Giovani democratici.

Tra gli obiettivi specifici di questo progetto c’è proprio quello di far prendere coscienza di quanta anidride carbonica produciamo o risparmiamo utilizzando questo o quel tipo di mezzo per i nostri spostamenti.

L'intera coalizione di centro sinistra che governa la città è stata sempre sensibile a problematiche di tipo ambientale, per questo sono sicuro farà suo questo progetto e lo realizzerà in breve tempo anche grazie alla spinta dell'intero circolo del PD di Bernalda e Metaponto che ha accolto con entusiasmo ed interesse l'iniziativa dello storico circolo dei GD di Bernalda.

E’ arrivata l’ora di spezzare il “circolo vizioso” dell’uso sproporzionato dell’automobile per le piccole distanze soprattutto in un paese con caratteristiche morfologiche e strutturali come il nostro.

Questa piccola azione quotidiana, come sarà una volta realizzato il Piedibus di Bernalda, darà un segnale importante al senso di partecipazione attiva ed educazione collettiva sui temi della salute e dell’ambiente, secondo quanto previsto dal progetto” Citta Sane” dell’ordine mondiale della sanità e, può servire di sprono a tutti, affinché attraverso un mix coordinato di azioni e piani in ambito sociale, urbanistico e ambientale (dalla telesorveglianza alla realizzazione di percorsi ciclopedonali, aree verdi, PUT, ecc.) si potrà restituire la città ai bambini e ai ragazzi.

“Politica vuol dire realizzare”, ripeteva De Gasperi: è arrivato il momento, a partire da queste piccole cose, di avvalorare quelle edificanti parole per ridare alla politica l’autorevolezza e il prestigio che merita.

Gennaro Collocola

Capogruppo Pd Bernalda e Metaponto

sabato 1 ottobre 2011

Comunicato PD Bernalda e Metaponto-assemblea Comitato Terre Joniche

In occasione dell’assemblea indetta dal Comitato TerreJoniche per oggi primo ottobre 2011 presso il Comune di Bernalda, non faremo mancare la nostra presenza per confermare il nostro pieno sostegno alla battaglia che da ormai otto mesi viene portata avanti senza fare passi indietro.

Dopo la relazione dell’assessore regionale Gentile, successiva all’incontro tenutosi al Quirinale, finalmente sono emerse quantomeno sensazioni positive. L’impegno da parte dei rappresentanti istituzionali di verificare la possibilità di utilizzare i 7 milioni inseriti già nella manovra del Governo, l’opportunità di una prima ordinanza con consequenziale nomina di un commissario straordinario per l’emergenza e l’impegno a considerare la Basilicata fuori dal patto di stabilità, sarebbe al momento una vera e propria manna dal cielo anche se in realtà è semplicemente quanto ci spetta di diritto.

Adesso, con la disponibilità del Presidente De Filippo ad intervenire senza applicare la “tassa sulle disgrazie” e gli obiettivi del Comitato stesso come punti fermi di questa situazione, non ci resta che rimanere in attesa di ritrovarci dei fatti concreti che diano seguito ad impegni e speranze di questi ultimi giorni.

Inoltre continuo ad invitare, non solo i tesserati ed i simpatizzanti della nostra forza politica, ma tutta la cittadinanza ad incrementare il supporto a chi continua a subire le pesantissime conseguenze di questa situazione che accomuna tutta la nostra regione, infatti gli effetti negativi nel breve periodo si ripercuotono maggiormente su i “pochi” che hanno vissuto in prima persona questa disgrazia, ma nel lungo periodo porteranno conseguenze negative per tutto il nostro territorio.

Angelo Troiano

Segretario PD Bernalda e Metaponto

giovedì 29 settembre 2011

8 per milla anche per la scuola pubblica!

8 per mille: Passa l'odg del PD. Battuto il governo

La maggioranza è compatta solo in difesa di ministri indagati per mafia e per evitare i processi a Berlusconi. Alla Camera il governo viene battuto sull'odg del PD per la ripartizione dell'8 per mille

pubblicato il 29 settembre 2011 , 474 letture
l'Aula di Montecitorio
Sono bastate poche ore a togliere le false sicurezze per Berlusconi e a dimostrare che la maggioranza è compatta solo nei voti di fiducia e per respingere le dimissioni di ministri indagati per mafia. Alla Camera il governo è stato battuto su un ordine del giorno del Partito Democratico al disegno di legge che riguarda la ripartizione dell'8 per mille. L'odg, su cui il governo aveva espresso parere contrario, è passato con 247 sì e 223 no. Il testo impegna l'esecutivo a a consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica fra i destinatari dell'8 per mille. ***** L'odg del PD impegna il governo a modificare la legge 20 maggio 1985, n.222, sull'otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente lascuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille da utilizzare d'intesa con enti locali per la sicurezza e l'adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati.

domenica 25 settembre 2011

Firma anche tu per difendere L'Agrobios

Rischio di chiusura di Metapontum Agrobios

53 lavoratori della ricerca in cassa integrazione.

Un Centro Ricerche di Eccellenza riconosciuto dalla Comunità scientifica nazionale ed internazionale

RISCHIA DI CHIUDERE

Un Centro di Ricerche che da 25 anni lavora nel campo delle biotecnologie vegetali e agronomia e ha sviluppato importanti competenze negli ultimi dieci anni sulla chimica dell'ambiente e sulla diagnostica molecolare in medicina

La Regione Basilicata, proprietaria del Centro di Ricerche rischia di disperdere tutto il patrimonio di know-how acquisito così come tutti i prodotti della ricerca, tra cui: materiale genetico vegetale, banche dati geochimiche degli inquinanti in Basilicata, piattaforme tecnologiche.

La crisi economica che sta investendo tutta l'Europa rende necessaria la focalizzazione degli investimenti in settori strategici per lo sviluppo. La ricerca e l'innovazione è ritenuta dai paesi più competitivi uno strumento necessario per lo sviluppo economico. DISINVESTIRE in questo settore impedisce la costruzione di un FUTURO.

Se siete d'accordo che la RICERCA sia essenziale per la crescita di un territorio e dell’intera nazione, VI INVITIAMO a firmare questa petizione per SOSTENERE IL RILANCIO di AGROBIOS chiedendo al Presidente della REGIONE BASILICATA di trovare una soluzione che consenta il proseguimento delle attività del Centro di Ricerche e definisca strategie per il suo sviluppo.

Ecco il link per metterci la firma!

http://www.agrobios.it/petizione/index.html

Referendum, raggiunta quota 500mila Ultimi giorni per firmare contro il Porcellum.Da Repubblica

ROMA - Obiettivo 700mila firme. Perché il traguardo delle 500mila è stato superato ma, per stare tranquilli, meglio abbondare. Va a gonfie vele la raccolta delle firme per il referendum sulla legge elettorale che punta ad abolire l'attuale sistema (il porcellum) e ripristinare il cosidetto Mattarellum. Da oggi fino al 30 settembre i gazebo deipromotori 1 resteranno aperti. Perché è meglio stare larghi, visto che nel controllo della corte di Cassazione qualche firma viene sempre annullata per vizi di forma.
"E' una svolta che - spiegano i promotori - permetterà che i cittadini tornino a partecipare in modo attivo all'andamento politico del Paese scegliendo, con il proprio voto alle prossime elezioni politiche (che potrebbero essere anche anticipate) i propri rappresentanti in Parlamento e non essere più governati da una buona parte di personaggi scelti a monte dai partiti". Per questo "bisogna moltiplicare gli sforzi"

Esulta Arturo Parisi: " E' la rivolta dei cittadini annunciata e resa manifesta dal referendum ad aver loro aperto gli occhi e sciolte le loro lingue. E' ora dimostrato nei fatti quanto fondata fosse la convinzione che solo il referendum sarebbe stato il pungolo capace di spingere il parlamento a risvegliarsi dalla propria colpevole inerzia

e a cambiare l'attuale legge elettorale nel senso indicato dai cittadini sottoscrittori dei quesiti. Già oggi, mentre ancora contiamo con fiducia ma anche con ansia le firme raccolte, possiamo perciò dire che il referendum ha vinto: costringendo a riaprire la strada bloccata, imponendo la condanna del 'porcellum', indicando in modo nitido la prospettiva per il suo superamento". Nel frattempo il segretario del Pdl Angelino Alfano prova a sparigliare le carte ed apre sulla legge elettorale: "Si può e si deve cambiare, salvaguardando il bipolarismo, evitando che i parlamentari siano calati dall'alto e consentendo ai cittadini di scegliere il premier". Ma la linea dell'ex ministro della Giustizia lascia fredda l'opposizione, a cominciare dall'Udc, partito indicato come il primo destinatario delle aperture del centrodestra. Anche Gianfranco Fini si mostra freddo: "Meglio tardi che mai. Avevano ragione i referendari che dicevano che la raccolta delle firme avrebbe avuto un effetto grimaldello". Per Fini sarebbe più ragionevole, però, includere la legge elettorale in un pacchetto di riforme istituzionali: "Meglio mettere mano al dimezzamento del numero dei parlamentari, alla fine del bicameralismo perfetto e parallelamente discutere la legge elettorale a partire del numero appunto dal numero dei parlamentari, magari 400 invece di 630" e del nuovo ruolo che avrebbe il Senato. "Se non si fa così, sembrano solo chiacchiere", conclude Fini.

mercoledì 14 settembre 2011

150...Festa Democratica dell'Unità - Giornata della Generazione Democratica

150...

Festa Democratica dell'Unità

Giornata della Generazione Democratica

Carissimi inizia la settimana della nostra festa: la festa del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto, dei suoi iscritti, dei loro amici, di tutti i cittadini di Bernalda. La festa ogni anno vuole ricordarci quanto è importante l'attiva presenza di ciascuno per trovare l'entusiasmo e la carica per poter essere attore della costruzione di "un futuro migliore" il nostro progetto politico per la città.

Festa è per tutti un momento felice vissuto in un tempo importante della propria vita, festa è anche dare spazio al pensiero ,alla riflessione staccando dal quotidiano a volte ripetitivo per prendere slancio verso il futuro. Festa per noi è anche momento di confronto e solidarietà con tanti altri, è uscire dal privato per incontrare, conoscere, condividere. Festa è acquisire risorse, riscoprire valori civili da porre al centro della vita del nostro paese. Festa è comunicare il nostro pensiero confrontarlo tra noi e con chi ci è vicino attraverso esperienze condivise e portate alla conoscenza di tutti.

L'Italia, la Basilicata e la nostra città stanno attraversando un periodo difficile, per questo come ha ben detto il Presidente della Repubblica Italiana “Serve una seria e approfondita riflessione sulla crisi globale che ha investito il Paese", ed inoltre richiede "alle forze sociali, politiche e a ogni cittadino una maggiore consapevolezza e concreta assunzione di responsabilità e sobrietà nei comportamenti individuali e collettivi".

Per tutto questo vi rinnovo il più caloroso invito a partecipare: voi per primi e tutti quelli che riuscite a coinvolgere. Abbiamo bisogno del vostro contributo e della vostra presenza. E allora ci vediamo nei giorni 16-17-18 Settembre in Piazza Plebiscito.

Vi aspetto non mancate.

Bernalda lì, 14/09/2011 IlSegretario

Angelo Troiano

sabato 10 settembre 2011

Metapontum Agrobios, centro di ricerca da salvaguardare.

La messa in Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria di tutti i dipendenti della Metapontum Agrobios è solo l’ultima mazzata che stride fortemente con i termini “rilancio e ridefinizione” usati all’interno dell’Art. 27 della legge regionale.

Infatti ospitando parte dei sopracitati dipendenti all’interno della nostra sezione, con il fine di capire chiaramente il quadro della situazione, e partecipando all’assemblea tenutasi ieri, era impossibile non percepire la delusione e lo sconforto che facevano da padrona nell’opinione generale. Alle tante belle parole spese in questi giorni non sono seguiti i fatti, lo stesso Art. 27 è un insieme di contraddizioni e i pochi, quasi nulli, momenti di confronto sulla questione non hanno fatto altro che alimentare dubbi e preoccupazioni.

E’ ancora poco chiaro come mai, nonostante la modifica dello Statuto societario, nulla ancora si sia mosso, tanto da arrivare all’utilizzo degli ammortizzatori sociali; così come poco chiara è la mancata attuazione del Piano Regionale approvato nel 2009 solo nel Polo delle Agro-Biotech con Metapontum Agrobios ritenuto come uno dei centri d’eccellenza.

Sembra di assistere ad una smobilitazione nella zona del Metapontino, non capiamo se vi è una reale cognizione della situazione ma forse è il caso di fermarsi per ragionare e riflettere.

Il punto necessario di partenza è chiarire ed affermare in maniera forte e decisa di ritenere il M.A. un reale centro di eccellenza atto alla ricerca, di fondamentale utilità e di assoluta valenza.

Se le nostre considerazioni non partono da qui e non si sviluppano sulla base di questo pensiero condiviso, tutto il resto diventa solo una soluzione tecnica ad un problema reale, privo di programmazione e di visione politica. Proprio la politica è sembrata distante su questa questione, non basta la voce di un circolo territoriale per infondere conforto in chi di persona vive e subisce questa situazione sulla propria pelle, ma occorrono parole chiare a tutti i livelli ed anche dai rappresentanti istituzionali.

Partecipare, anche se non per tutta la durata, al SIT IN sulla SS 106 non ha fatto altro che confermare questo senso di solitudine, sentimento forse nato proprio dalla bocciatura dell’emendamento proposto in Consiglio Regionale che avrebbe eliminato la parola liquidazione dalla legge stessa.

Anche la rinuncia all’indennità del Presidente Adduce non è altro che un segnale debole e poco efficace, le sue mancate dimissioni dopo l’elezione a Sindaco di Matera sono una occasione persa sia dal punto di vista personale che della politica regionale intera.

Gli stessi dirigenti della società però devono rendersi conto che il periodo di vacche grasse è terminato e non ci si può reggere solo sugli affidamenti diretti. Uno strumento essenziale come la ricerca ha bisogno di continui stimoli e finanziamenti, è giunto il momento di cambiare anche il loro modo di interfacciarsi sul mercato e di rivedere convenzioni a volte fuori luogo; lo “svezzamento” credo abbia terminato il suo corso ed è arrivato l’ora di diventare maggiormente autonomi valorizzando brevetti d’alta qualità e dimostrare di poter mantenere questa autonomia.

Ci auguriamo che a tutto questo si trovi una soluzione tempestiva con l’apertura di un tavolo che metta insieme tutte le parti coinvolte, e crediamo sia giusto celebrare un Consiglio Comunale qui a Bernalda con unico punto all’ordine del giorno proprio la situazione sull’Agrobios.

Circolo territoriale PD Bernalda e Metaponto

lunedì 5 settembre 2011

Tutti in Piazza a Matera

Pier Luigi Bersani fa il punto sullo sciopero generale del 6 settembre, riavvicinandosi alla Cgil. Masticano amaro Fioroni, Marini, Veltroni e l’agguerrita fronda interna dei “40enni” e torna a sorridere Susanna Camusso.

Il Partito Democratico sta con il “suo” sindacato.

“Il Partito democratico sarà presente ovunque si criticherà questa manovra. Leggo anche in casa mia - ha detto Bersani ospite al Meeting di Rimini - una discussione che non capisco. Tutti protestano per questa manovra, non ho sentito nessuno che sia d’accordo. C’è chi sceglie lo sciopero, chi fa assemblea, chi una raccolta di firme… Io dico: ognuno scelga in autonomia la forma che vuole, il Pd sarà presente in tutti i luoghi, sciopero o quant’altro, organizzati da chi vuol chiedere più equità e crescita nella manovra, correggendola”.

Insomma, il Pd non presenta un suo documento ufficiale riguardo lo sciopero della Cgil, ma sarà nelle 100 piazze d’Italia sotto le bandiere rosse del primo sindacato italiano.

Ecco perchè è importante partecipare in massa anche nelle "nostre piazze", come quella di Matera che sarà ben lieta di accoglierci domani. Per chiunque fosse interessato il Pullman organizzato dalla CGIL parte domani mattina alle ore 08:30 da P.zza Plebiscito.

Il Segretario

Angelo Troiano

domenica 4 settembre 2011

Come avere una manovra giusta!

La drammatica stuazione economica, che il governo ha negato per anni, obbliga l'Italia ad una nuova manovra. Ancora una volta con Berlusconi pagheranno sempre gli stessi, lavoratori dipendenti e pensionati, per questo diciamo basta. La manovra deve essere sostenuta da chi non ha mai pagato, a partire dagli evasori fiscali. Per questo abbiamo presentato un pacchetto di emendamenti , illustrato anche alle parti sociali, che ti riassumo in 10 proposte: - la riduzione dei costi della politica - un'imposta sui capitali rientrati con lo scudo fiscale - un'imposta sui grandi valori immobiliari - un piano antievasione fiscale - la dismissione di immobili pubblici e un'asta per le frequenze tv - un pacchetto di liberalizzazioni - politiche per lo sviluppo sostenibile, l'occupazione e la ricerca (non mi stancherò di ripetere che senza dare un po' di lavoro e far girare l'economia l'Italia non ripartirà) - la reintroduzione del reato di falso in bilancio - una giustizia efficiente - autonomia delle parti sociali nella contrattazione

venerdì 12 agosto 2011

Il Partito Democratico di Bernalda e Metaponto ha istituito il comitato per il tesseramento 2011, il quale sarà a diposizione della cittadinanza nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 19.00 alle ore 20.30 presso la sede in P.zza Plebiscito, per tesserare quanti vorranno aderire al Partito Democratico.

Partendo da una sana autocritica osserviamo come la fase storica che stiamo attraversando dipinge la classe politica come sempre più distante dalla società civile e i partiti stessi sembrano sempre più delegittimati e svuotati della loro originaria funzione; ma così non è e soprattutto non deve essere, a maggior ragione se si pensa a tutti quei volontari e simpatizzanti che con il loro lavoro e la loro dedizione cercano di radicare ulteriormente le varie sezioni per renderle e mantenerle come dei punti di riferimento per la comunità intera. Ecco perché tesserarsi è un'opportunità per entrare a far parte di un Partito che fa della politica uno strumento utile per il rilancio di valori e principi come solidarietà ed uguaglianza che sono la base della nostra Costituzione.

Bisogna sfatare i tabù di circoli chiusi e che mal volentieri si aprono verso l’esterno; l’accesso di nuove forze sono indispensabili per la tutela del ciclo vitale di queste organizzazioni e contemporaneamente rinforza l’operato di chi già dal passato, con enorme impegno, è attivo e ritaglia uno spazio di tempo della sua giornata per dedicarlo alla realizzazione di questi progetti.

Aderire al Partito Democratico vuol dire essere un componente della più grande forza realmente innovatrice del nostro panorama politico e da la possibilità a ciascun cittadino di sentire più vicine le istituzioni aumentando quel senso di coinvolgimento e di supporto tramite un vero contributo costruttivo.

In conclusione la tessera è uno “strumento” che da la possibilità a tutti di essere parte attiva di una politica costruttiva, mirata alla salvaguardia ed alla crescita del nostro territorio.

Il Segretario amministrativo

Chiruzzi Graziano

giovedì 11 agosto 2011

Comunicato stampa emergenza alluvioni.

A ormai più di 5 mesi dalle alluvioni che hanno praticamente messo in ginocchio l’intera fascia Jonica, affermare che il Governo Nazionale si sia dimenticato di noi e di tutte quelle famiglie che ancora non hanno una casa in cui rientrare sembra quasi riduttivo. Lo scenario è drammatico con aziende sconvolte, lavoro perduto, produzione che non riparte, argini dei fiumi sfondati, sicurezza del territorio compromessa, famiglie ed aziende esposte all’usura; imbarazzante è l’indifferenza contro cui si continua a sbattere simile ad un muro di gomma che respinge ogni tipo di richiesta d’aiuto che viene quotidianamente lanciata.

Come se tutto ciò non bastasse oltre il danno anche la beffa, poiché la Legge Milleproroghe del 26 febbraio scorso impone alle Regioni stesse di farsi carico dei danni derivanti da disastri naturali previo innalzamento delle tasse ai propri cittadini. Qualcosa di indicibile e di assolutamente vergognoso che ha aggravato la sensazione di solitudine quotidianamente provata dalla nostra popolazione ma anche delle Istituzioni locali, che da sole hanno tappato qualche buco ed evitato che nulla fosse fatto in questa situazione di completa emergenza. I Sindaci dei comuni interessati hanno composto una rete e con i piccoli mezzi a loro disposizione hanno risolto le necessità primarie che incombevano; insieme al Comitato “Difendiamo le Terre Joniche” si sono coordinati per capire quali fossero le strade migliori da battere fino a concordare una manifestazione comune a cui il Partito Democratico certamente parteciperà, in modo da dare il nostro sostegno concreto e magari raggiungere insieme l’obiettivo di ottenere l’ordinanza che sblocchi i fondi necessari per far fronte definitivamente a questa situazione e che apra percorsi reali tali da definire forme di sospensione di pagamenti, scadenze ed esecuzioni per i soggetti colpiti.

Inoltre devo dare atto alla Regione Basilicata di essersi fatta carico della maggior parte degli interventi avvenuti sul nostro territorio, alla quale purtroppo verrà chiesto di fare un ulteriore sforzo per la ricostruzione degli argini mancati come opera di prevenzione vista l’imminente fine della stagione estiva. E’ una richiesta dettata solo da questa situazione di emergenza visto che nulla a livello nazionale si muove. Fortunatamente attacchi da parte di forze politiche di colore differente da quello del governo regionale sono state scongiuranti, in quanto comportamenti di questo tipo farebbero solo il male dei nostri concittadini; per evitare proprio questa situazione alla metà di Aprile scorso abbiamo promosso una iniziativa pubblica esattamente per spiegare la realtà dei fatti e far capire a tutti che solo uniti riusciremo a raggiungere degli obiettivi soddisfacenti.

Ecco perché torno ad invitare tutta la mia comunità a dimostrare maggiormente solidarietà nei confronti di questa situazione ed a seguire con molta attenzione l’evolversi della situazione perché potrebbe servire l’aiuto di tutti.

Il Segretario

Angelo Troiano

sabato 28 maggio 2011

Oggi Sabato 28 Maggio si terrà la prima Manifestazione Pubblica, alle ore 19:00 su C.so Umberto angolo Via Lomonaco, che aprirà la campagna referendaria del PD in vista dell'appuntamento con le urne del 12 e 13 Giugno.
Il Sen. Filippo Bubbico illustrerà quali sono le proposte del PD sul tema dell'acqua come bene comune.
La chiusura di questa campagna è prevista per Giovedì 9 Giugno in concomitanza con la visita del Camper promozionale, in tour nella nostra Regione, organizzato dai Giovani Democratici di Basilicata e che farà tappa a Bernalda proprio tra due settimane.
4 SI per dire NO...è un impegno morale!

martedì 17 maggio 2011

La nota del mattino
17 maggio 2011
1. POCHE CHIACCHIERE: ABBIAMO VINTO NOI E HANNO PERSO LORO. IL
CENTRODESTRA E I SUOI SOSTENITORI DA IERI TENTANO DI ACCREDITARE
LA TESI DI UNA VITTORIA DELL’ESTREMISMO. E’ SOLO PROPAGANDA. I
RISULTATI DEL PD PARLANO DA SOLI.
Non è stato solo un modo di dimostrare la propria soddisfazione per i risultati elettorali. La
frase del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sintetizza la verità di ciò che è accaduto ieri alle
elezioni comunali e provinciali: “Abbiamo vinto noi, hanno perso loro”.
Un coro compiacente di tv e quotidiani è subito accorso infatti a sostenere la tesi che sarà
centrale nella propaganda berlusconiana fino allo svolgimento dei numerosi ballottaggi: hanno
vinto gli estremisti. Bruno Vespa ci ha impostato sopra tutto il suo programma di
intrattenimento serale. Ma è una finta, come quella dei giocatori di calcio che ti vogliono far
credere di tirare da una parte per mandare la palla dall’altra. La realtà è che il Pd ha vinto la
sfida. “Il centrosinistra vince a Torino e a Bologna e va al ballottaggio a Milano e a Napoli”
aveva detto Bersani. E così è stato. “Vinceremo al primo turno a Milano e se non prendo oltre
50 mila preferenze mi fanno il funerale” aveva detto Berlusconi ed ha perso (ballottaggio con
Moratti dietro a Pisapia e 28 mila preferenza).
Poche chiacchiere, dunque, e attenzione ai dati:
a Milano il Pd ha preso il 28,63 per cento dei voti (Pdl al 28,7 e Lega al 9,6), seguito da Sel con
il 4,7, dalla lista civica per Pisapia con il 3,86, da Rifondazione con il 3,1, dall’Idv con il 2,5,
dalla lista radicale con l’1,7, Verdi ecologisti con l’1,37, Lista civica Milly Moratti con l’1,33.
A Torino il Pd ha preso il 34,5 per cento dei voti (Pdl al 18,8 e Lega al 6,85), seguito da I
Moderati con il 9,06, da Sel con il 5,6, da Idv con il 4,76, lista civica consumatori con l’1,12,
Pensionati e invalidi 0,88 e altre due liste con lo 0,27 e lo 0,22.
A Bologna il Pd ha preso il 38,27 per cento dei voti, la lista con Amelia per Bologna con
Vendola il 10,24, l’Idv il 3,69, Rifondazione l’1,46, Laici socialisti riformisti lo 0,59.
A Napoli, dove al ballottaggio andrà De Magistris dell’Idv, il Pd ha preso il 16,61 per cento dei
voti, l’Idv l’8,13, Sel 3,96, Rifondazione il 3,67 per cento.
Per non parlare delle altre città e province. A parte Arezzo, Siena, Savona, Ravenna, Lucca,
Salerno, Fermo, Olbia, dove il Pd e il centrosinistra hanno ottenuto vittorie immediate e
importanti anche per la dimensione dei suffragi, è significativo l’avanzamento nelle città meno
attese al Nord o nelle quali si è ottenuto di andare al ballottaggio: a Varese, tempio della Lega,
il centrosinistra è riuscito ad andare al ballottaggio e il Pd ha preso il 19,91 per cento dei voti,
seguito da Sel con il 4,13, dalla lista civica Varese e Luisa con il 3,99 e dall’Idv con il 2,69. A
Novara, altro tempio della Lega finito al ballottaggio, il Pd ha preso il 23,47 per cento dei voti,
seguito da Sel con il 4,45, da Rifondazione con l’1,44 e da Pensionati e invalidi con lo 0,74. A
Cagliari il Pd ha preso il 18,11, seguito da Sel con il 6,85, da Idv con 3,41, da Rifondazione con
il 2,72 e da altre liste locali con risultati minori.
Insomma, da qualunque punto di visto lo si guardi, il Pd è il pilastro dello schieramento che può
dare l’alternativa alla destra nelle città e in futuro in tutto il paese.
2. ARRIVANO A META GLI SFORZI DEL PD PER FORMARE IL PROGRAMMA E
PER LA RISCOSSA DEL PAESE. IL PD DI OGGI E’ IL PILASTRO
DELL’ALTERNATIVA CREDIBILE. BISOGNA SUBITO TORNARE AL LAVORO
PER COMPLETARE L’OPERA E COGLIERE LA SFIDA DEL VENTO DEL NORD.
La fortuna aiuta gli audaci, ma arride soprattutto a coloro che hanno lavorato duramente e con
sagacia. Questi risultati arrivano alla fine di un lungo percorso di lavoro per preparare il
programma per l’alternativa da parte del Pd; arrivano alla fine di un lungo percorso di battaglie
quotidiane, di iniziative in piazza organizzate da migliaia di militanti, di riflessioni e di tenuta
sulla linea che il Partito Democratico si è dato ed ha confermato ad ogni riunione della
direzione, ad ogni assemblea dei circoli, ad ogni riunione dell’assemblea nazionale, ad ogni
manifestazione. Con buona pace dei numerosi commentatori che solo per parlare degli ultimi
mesi hanno dato per morto il Pd per mille volte.
La verità è un’altra e anche in questo caso non bisogna seguire le finte, ma la palla: come dice il
segretario Bersani il Pd è troppo giovane per aver risolto proprio tutti i suoi problemi e deve
migliorare, ma è troppo vecchio per essere un esperimento che non funziona. Al contrario:
come dimostra questo voto, e come dimostra la mobilitazione del partito e l’impegno di
migliaia di militanti che hanno messo il proprio lavoro per raggiungere questi risultati,
l’esperimento funziona. Eccome se funziona.
Il Pd di oggi è il pilastro di ogni alternativa credibile. E mantiene al centro la barra della propria
linea politica generale, nata dall’analisi della situazione reale: i problemi dell’Italia, lasciati a se
stessi nell’ultimo decennio dominato per larga parte dalla destra, stanno venendo al pettine.
“Tutti noi siamo di fronte ad un tornante storico. Dobbiamo affrontarlo con la consapevolezza
che i ritardi del paese, la sua crisi profonda, sono il frutto del decennio che abbiamo alle spalle e
delle scelte sbagliate compiute sotto il segno del berlusconismo. Per rimontare non basterà un
giorno, un mese e nemmeno un anno” ha scritto Bersani in un articolo per Micromega. Per
questo il Pd ha messo a punto un progetto di governo che si basa su due pilastri: una riforma
repubblicana per rilanciare e irrobustire la democrazia costituzionale e per la riscossa dell’Italia
in economia, per il lavoro, per la vita civile. Un progetto da offrire al paese, alle forze sociali,
alle forze politiche del centrosinistra e poi anche a quelle moderate, purché saldamente
rispettose dei principi costituzionali, per superare il berlusconismo. Non un’alleanza
“politicista” per conquistare un posto. Ma un lavoro per la riscossa del paese.
Ora, in ogni caso, bisogna chiudere bene almeno questo primo match: si torna al lavoro per
vincere al ballottaggio ovunque sia possibile. Il Pd si mette generosamente al servizio dei
candidati di centrosinistra ovunque sia possibile vincere contro la destra.
PDL E LEGA SI RINFACCIANO LA SCONFITTA. SARANNO ANCORA ALLEATI.
MA LA LEGA PAGA IL SOSTEGNO ALLE LEGGI VERGOGNA E L’ATTACCO AI
MAGISTRATI. E’ LA PRIMA, VERA PROVA PER I LUMBARD, AI QUALI I
RISULTATI DEL NORD TOLGONO MOLTE LEVE PER LA CONQUISTA DELLE
BANCHE.
Poche chiacchiere anche per il centrodestra. Berlusconi esce pesantemente ammaccato: per la
prima volta il canto della sirena, la straripante presenza in Tv, i giornalisti compiacenti, i terzisti
finti che lavorano ai fianchi il centrosinistra e il denaro profuso a piene mani per finanziare la
campagna elettorale hanno fatto cilecca.
La Lega pensava di stravincere e invece a perso voti. Ha perso come scrive D’Alimonte su Il
Sole 24 Ore in 14 città capoluogo su 15. E soprattutto sa bene che perdere Milano e non essere
più il dominus del Nord gli toglierà la leva che contava di usare per entrare nelle stanze dei
bottoni delle grandi banche attraverso le fondazioni legate al territorio.
L’alleanza per ora regge. Ma non è detto che regga a lungo.
3. DRAGHI CANDIDATO UNICO AL VERTICE DELLA BANCA CENTRALE
EUROPEA. UN SUCCESSO PER L’ITALIA CHE DICE LA VERITA’. NELLO
SCONTRO PER LA SUCCESSIONE IN BANCA D’ITALIA LA DESTRA VUOLE I
SUOI CANDIDATI.
Mario Draghi è ufficialmente l’unico candidato alla presidenza della Banca centrale europea. E’
un successo per l’Italia che dice la verità anche a costo di dire cose spiacevoli: non a caso
Draghi non ha mai nascosto la verità sulla situazione economica italiana, suscitando il fastidio
del ministro Tremonti e del presidente Berlusconi. Ora in Italia si gioca la partita della
successione alla Banca d’Italia, dove Tremonti vorrebbe piazzare un tecnico che, a differenza di
Draghi, non pone problemi al governo.