la nostra terra

mercoledì 16 marzo 2016

L'assessore Grippo senza ossigeno

Abbiamo assistito negli ultimi giorni ad un intervento massiccio di abbattimento degli alberi di pino che da decenni erano presenti sul territorio di Bernalda e Metaponto. Seppur coscienti di alcune problematiche legate alle caratteristiche della specie arborea, riteniamo di dover esprimere la nostra perplessità sull’accaduto.

A fronte di un diritto e dovere della Amministrazione ad intervenire, la soluzione poteva essere meno traumatica e più strutturata. Dovevano essere fornite un maggior numero di informazioni necessarie su quello che si pensava di fare tanto a noi parte politica quanto all’intera cittadinanza.

Dichiariamo apertamente che in diverse zone comunali erano presenti alberi di pino pericolosi, che versavano in condizioni di spazio non adeguati e che arrecavano danno all’arredamento urbano, a parte dei servizi ed a strutture di proprietà privata tanto da essere favorevoli, seppur con sofferenza, all’abbattimento di quelle piante.Tutto questo è stato ufficialmente dichiarato nella commissione “Politiche del Territorio e Ambiente” del 17.11.2014 e successivamente nel Consiglio Comunale del 27.11.2014.

Nella relazione tecnica dell’Arch. Acito approvata sia in commissione che in Consiglio si parlava di intervenire su n. 2 lotti per un totale di dodici pini mentre oggi ci ritroviamo con delle ordinanze che contano l’abbattimento di n.150 piante.
Inoltre non si è proceduto a stilare un “piano progetto” con conseguenti motivazioni e previsione di interventi dettagliati così come deliberato nella massima assise, preferendo un operazione gestita all’insaputa di tutti.

Oltre ai tronchi si è recisa pure la voglia di condivisione e di procedere tutti insieme tanto sbandierata dall’Assessore al ramo Vincenzo Grippo che ha tanto accelerato sugli interventi improvvisi e non pianificati senza apporne però la firma, ancora una volta non assumendosi nessun rischio operando con determine dirigenziali.  

Lo stesso regolamento del 2006 per la tutela del verde, seppur prevede dei casi straordinari e di stretta necessità, stabilisce una procedura fatta di atti scritti che non siamo ancora riusciti a recuperare. A fronte di un sicuro risparmio per le casse comunali non conosciamo però le generalità della ditta che sta operando, gli accordi sul legname ricavato dalle piante tagliate e se si è proceduto ad una selezione con delle eventuali ditte concorrenti. 


In chiusura di questa nota pubblica affermiamo che non è questo il modo che avremmo scelto per procedere: è contraddittorio e disattende quanto all’unanimità deliberato in consiglio comunale. Non esistendo una pianificazione, ad oggi come circolo e gruppo consiliare del PD, abbiamo iniziato a chiedere a gran voce un immediata piantumazione per sostituire gli alberi abbattuti. Inoltre per un ulteriore chiarimento invitiamo proprio l’Ass. Grippo a prendere parte con noi ad un confronto pubblico su questo ed altri temi poiché il confronto è ossigeno per la Democrazia.