L’elezione del venticinquenne Angelo Troiano a Segretario di Circolo del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto rappresenta un ulteriore conferma della bontà e della forza di un percorso politico intrapreso dai Giovani Democratici di Bernalda fin dalla loro nascita con le primarie del 21 Novembre 2008.
Il consenso unanime di Angelo sta dentro un lungo percorso di impegno in questi anni, apprezzato da tutti, e nell’aver dato un contributo sostanziale sia alla fondazione del Pd che dei Gd di Bernalda sia all’allargamento della colazione di Centro-sinistra che oggi governa Bernalda.
Ha dimostrato di saper lavorare ed ha dimostrato dedizione e maturità sotto tutti i punti di vista. Nella considerazione e valorizzazione delle migliori esperienze che dall’organizzazione giovanile provengono, questo è un riconoscimento alla qualità del lavoro, al bagaglio di esperienza, di passione e motivazioni brillanti espresse da tante ragazze e ragazzi che sempre più numerosi si avvicinano alla politica e al civismo grazie alla presenza dei Giovani Democratici. Ed è per questo che oggi l’elezione un giovane segretario alla guida del partito di maggioranza relativa nella coalizione di governo di Bernalda è il percorso naturale per un partito giovane con la grande capacità di innovare e rinnovare.
Da oggi si moltiplicano le sfide per i Giovani Democratici di Bernalda che dovranno continuare a sviluppare un azione politica rivolta alle nuove generazioni che come tutti sentono il peso delle politiche negative del Centrodestra di Berlusconi su temi legati al welfare e all’istruzione senza dimenticare il mezzogiorno non solo cancellato dall’agenda politica ma calpestato e umiliato quotidianamente dagli amici leghisti del premier.
Il Partito Democratico, con il fondamentale contributo e l’indispensabile presenza dei Giovani Democratici, saprà adempiere fin dai prossimi giorni ai suoi doveri principali in termini di difesa delle libertà individuate dalla Costituzione e di vicinanza ai problemi della collettività, che tanto sente la necessità di tornare a credere in determinati valori e a sentirsi comunità unità.
La presenza giovane sia alla guida del Partito Democratico, con Angelo Troiano, sia alla guida del gruppo consigliare del Pd, con Gennaro Collocola, sarà garanzia di un Pd non soltanto presente ma realmente integrato all’interno della società bernaldese, capace di restituire fiducia nelle Istituzioni e credibilità alla Politica.
La partecipazione può e deve essere la vera linfa del percorso unitario che il Pd ha deciso di intraprendere nel rispetto delle pluralità politiche e culturali che rappresentano la grande ricchezza del nostro partito.
Potenza lì, 26/10/2010
la nostra terra
mercoledì 27 ottobre 2010
Troiano segretario del Pd Bernalda, soddisfazione dei Giovani Democratici
L’elezione del venticinquenne Angelo Troiano a Segretario di Circolo del Partito Democratico di Bernalda e Metaponto rappresenta un ulteriore conferma della bontà e della forza di un percorso politico intrapreso dai Giovani Democratici di Bernalda fin dalla loro nascita con le primarie del 21 Novembre 2008.
Il consenso unanime di Angelo sta dentro un lungo percorso di impegno in questi anni, apprezzato da tutti, e nell’aver dato un contributo sostanziale sia alla fondazione del Pd che dei Gd di Bernalda sia all’allargamento della colazione di Centro-sinistra che oggi governa Bernalda.
Ha dimostrato di saper lavorare ed ha dimostrato dedizione e maturità sotto tutti i punti di vista. Nella considerazione e valorizzazione delle migliori esperienze che dall’organizzazione giovanile provengono, questo è un riconoscimento alla qualità del lavoro, al bagaglio di esperienza, di passione e motivazioni brillanti espresse da tante ragazze e ragazzi che sempre più numerosi si avvicinano alla politica e al civismo grazie alla presenza dei Giovani Democratici. Ed è per questo che oggi l’elezione un giovane segretario alla guida del partito di maggioranza relativa nella coalizione di governo di Bernalda è il percorso naturale per un partito giovane con la grande capacità di innovare e rinnovare.
Da oggi si moltiplicano le sfide per i Giovani Democratici di Bernalda che dovranno continuare a sviluppare un azione politica rivolta alle nuove generazioni che come tutti sentono il peso delle politiche negative del Centrodestra di Berlusconi su temi legati al welfare e all’istruzione senza dimenticare il mezzogiorno non solo cancellato dall’agenda politica ma calpestato e umiliato quotidianamente dagli amici leghisti del premier.
Il Partito Democratico, con il fondamentale contributo e l’indispensabile presenza dei Giovani Democratici, saprà adempiere fin dai prossimi giorni ai suoi doveri principali in termini di difesa delle libertà individuate dalla Costituzione e di vicinanza ai problemi della collettività, che tanto sente la necessità di tornare a credere in determinati valori e a sentirsi comunità unità.
La presenza giovane sia alla guida del Partito Democratico, con Angelo Troiano, sia alla guida del gruppo consigliare del Pd, con Gennaro Collocola, sarà garanzia di un Pd non soltanto presente ma realmente integrato all’interno della società bernaldese, capace di restituire fiducia nelle Istituzioni e credibilità alla Politica.
La partecipazione può e deve essere la vera linfa del percorso unitario che il Pd ha deciso di intraprendere nel rispetto delle pluralità politiche e culturali che rappresentano la grande ricchezza del nostro partito.
Potenza lì, 26/10/2010
Intervento Congresso di circolo PD Bernalda 2010
Il Partito Democratico, ossia il progetto di innovazione politica più importante concepito negli ultimi decenni, si guarda allo specchio e compie un esame di ciò che esso è stato, di ciò che esso ha fatto, nei suoi primi anni di vita, sottoponendo a discussione leale e serena i processi avviati, i risultati raggiunti, le criticità registrate.
Non c’è dubbio che esso non è ancora riuscito a diventare quel grande partito dei riformisti italiani, che avrebbe dovuto riunificare le grandi culture politiche del Paese per proiettarlo verso quella compiuta civiltà democratica che serve agli italiani e che essi meritano.
In primo piano, dunque, si impone una analisi critica delle ragioni che sono alla base delle deludenti risultanze della fase di avvio del PD: una stagione caratterizzata dalla retorica del nuovo e dalle improvvisazioni nuoviste, dall’enfasi della comunicazione mediatica e dalla fragilità dell’impianto organizzativo, dalla forte erosione dei consensi elettorali e dalla polverizzazione del sistema delle alleanze.
In questo quadro l’esperimento coinvolgente delle primarie ha finito soltanto per contrapporre elettori ed iscritti e per alimentare atteggiamenti leaderistici a tutti i livelli; e la tanto invocata vocazione maggioritaria ha fatto inclinare verso il bipartitismo, che è estraneo alla storia ed alla realtà del Paese, la scelta strategica compiuta in favore del bipolarismo, che è invece una conquista della democrazia italiana.
Per essere all’altezza delle sue ambizioni, il progetto del PD deve essere reimpostato su basi di chiarezza e di concretezza così come sta facendo il segretario nazionale del partito, Pierluigi Bersani, con le idee e le proposte che la motivano e l’accompagnano, rappresenta una scelta indiscutibile in questa direzione.
Il Congresso che si sta celebrando è un congresso fondativo, dal quale deve rimettersi in moto un partito degno di tal nome: un partito, figlio delle sue tradizioni e aperto alle domande del nuovo secolo, non strutturato sulle vecchie ideologie ma dal profilo politico-culturale ben riconoscibile, collegato ai movimenti riformatori e progressisti che, dopo l’elezione di Obama, hanno riguadagnato una dimensione globale, con una organizzazione associativa ed un radicamento sociale e territoriale robusto e diffuso.
Un partito dalla identità plurale come un partito popolare (cioè né classista, né populista, ma di massa), che pone in cima alla sua scala di valori l’uguaglianza e l’equità (come elaborati dalla tradizione cattolico-democratica e dalla cultura della sinistra democratica e liberale), che assume la laicità come quadro fondamentale di cittadinanza per tutte le convinzioni etiche e religiose; e che, dunque, si declina come partito dei lavori e dei ceti produttivi, delle donne e degli uomini, dei giovani, dei territori e della sussidiarietà, della conoscenza e dei saperi, dei diritti civili, dei cittadini e del nuovo spirito civico.
Bene, questo percorso il circolo di Bernalda l’ha intrapreso e la dimostrazione è davanti a noi, ovvero, l’unico candidato a segretario è il giovane Angelo Troiano. Un ragazzo che da anni si impegna per il bene collettivo ed ha già dimostrato di essere uomo di partito. L’ha dimostrato impegnandosi fin in fondo all’interno dell’organizzazione giovanile del Partito Democratico, collaborando al grande successo riscosso dai Giovani Democratici durante la festa della generazione democratica svoltasi a Piazza del Popolo quest’estate in cui è stato palese che alle porte è pronta nuova linfa, ragazzi che hanno tanta voglia di imparare e di cimentarsi.
Quello del PD di Bernalda non è un progetto politico a disposizione di avventure solitarie. Il PD si propone quale casa comune dei riformisti, ma non pretende né persegue l’assorbimento forzato di tutte le espressioni riformatrici e progressiste, di sinistra, laiche ed ambientaliste, che non hanno rappresentanza in Parlamento.
Soprattutto, la vocazione maggioritaria non significa alimentare la pericolosa illusione dell’autosufficienza e rifiutare la logica delle alleanze, ma, al contrario, renderle possibili, perché costruite nella chiarezza, sulla base di convergenze non opportunistiche e di precisi vincoli programmatici.
Per questo, caro candidato segretario, il compito che stasera l’intera classe dirigente di questo partito ti sta affidando è di importanza rilevantissima, in quanto si è deciso di scommettere su di un giovane capace di essere grande mediatore e leader nella coalizione di centro sinistra che governa Bernalda e Metaponto, ma allo stesso tempo capace di essere tra la gente, con la gente e soprattutto in grado di spiegare qual’ è la missione di questo grande partito.
Intervento del 23/10 al congresso del circolo PD di Bernalda e Metaponto
Cari compagni e amici,
cara segretaria e caro neo segretario, volevo subito riagganciarmi all’introduzione del suo discorso, perdonami Angelo se ti do del Lei ma almeno per oggi conserviamo questa doverosa formalità, oggi è un giorno importante è importante per te , per me e per tutti quei ragazzi che nell’arco di questi anni hanno fatto del proprio credo politico, un’impegno, vero e costante al servizio della comunità. Oggi raccogliamo i frutti di tanti sforzi protratti nel tempo, che negli ultimi 6 anni ci ha regalato il primo assessore proveniente dalla giovanile, il primo Capogruppo e adesso il segretario di circolo.
Ma attenzione è solo l’inizio…si solo l’inizio , oggi abbiamo il dovere di prendere degli impegni , veri, seri e concreti, ……uscire fuori dalle stanze di partito e tornare a contatto con la gente,quella stessa gente che da mesi chiedeva a questo partito un cambiamento ,un’impegno…, chiedeva di non essere abbandonata, ma rappresentata e rappresentata con forza …allora chi meglio di noi può farlo? Chi meglio di noi può far si che che la gente ,ormai scoraggiata dagli scandali quotidiani , che la politica ci regala, il berlusconismo ci regala,torni a vivere la politica,appassionarsi alla politica….sono d’accordo con te quando parli di partecipazione, beh come possiamo incentivare la partecipazione? Facendo capire che noi ci siamo , che oggi in questa sede prendiamo degli impegni, e che nei prossimi 4 anni saremo con loro, parleremo di loro, della quotidianità e cercheremo insieme di risolverli di trovare delle soluzioni, oggi la comunità bernaldese deve sapere che il PD ,il circolo di Bernalda e Metaponto, insieme e a stretto contatto con l’amministrazione in carica, e vivo e presente sul territorio ed è al servizio del territorio e della comunità intera. Abbiamo innumerevoli sfide da affrontare insieme e da vincere , la rivalutazione di un’intero territorio delle sue attività produttive legate al turismo e all’agricoltura,ma dobbiamo guardare anche a quello che il nostro tempo ci regale parlo delle innovazioni tecnologiche a quelle innovazioni come l’energia da fonti rinnovabili ,che possono regalare un nuovo slancio e al comparto agricolo e con la biomassa e con il fotovoltaico, tecnologie che potrebbero rivalutare un territorio importante come il metapontino,e perché no,regalare nuovi posti di lavoro, nuovi punti di riferimento per quei ragazzi che sempre più , alla fine degli studi,sono spaesati a causa di una terra che non può dargli un futuro e che li costringe molto spesso ad partire per realtà migliori.
Caro segretario, cari compagni e amici ,da qui deve partire un futuro nuovo, da qui deve partire una nuova sfida ,che noi , un partito così ben radicato nel nostro territorio ,abbiamo il dovere di vincere …
Buon Lavoro caro Segretario! Relazione-Programma Politico-Organizzativo
Oggi è un giorno importante per me, la visione che ho di questo passo che insieme stiamo compiendo è l’inizio di un sogno la cui realizzazione aspettavo da tempo. Oggi non ci ritroviamo per celebrare una persona, un singolo o una ascesa individuale; oggi siamo qui per dar forma ad un progetto comune e per continuare a condividere il lavoro che tutti insieme in questi giorni abbiamo svolto.
Il risultato e l’obiettivo che raggiungiamo ha una doppia valenza. Non solo perché consacra un’unità che oggi più che mai ci deve contraddistinguere, ma perché premia l’impegno di una organizzazione giovanile non come struttura a se stante, ma come parte integrante di un grande gruppo come quello del Partito Democratico.
Questo è uno dei tratti più belli di questa operazione, la lungimiranza dei dirigenti più navigati di me che scelgono di investire sul loro vivaio per tessere il nuovo tessuto sociale che impedirà lo scollamento tra la cittadinanza e la Politica.
Viviamo in una fase nella quale il nostro Paese sta scivolando in termini di ricchezza prodotta, in termini di reddito, di coesione e di efficienza della macchina pubblica e delle loro decisioni.
Quello che chiamiamo berlusconismo, che costringe a continue scorribande mediatiche la nostra Nazione, che incoraggia il fenomeno Lega Nord materializzando secessioni culturali che di certo non aiutano la nostra crescita, accompagna questo scivolamento con un continuo aggiramento irresponsabile dei problemi reali dell’Italia.
Il rischio di elezioni anticipate carica di responsabilità l’azione politica del PD ad ogni livello, perché il rischio è di tutti. Ecco perché l’azione del nostro circolo è di fondamentale importanza soprattutto in ottiche più grandi. La sfida sta esattamente in un nuovo rapporto tra Società e Politica.
La partecipazione può e deve essere la vera leva della nuova linfa di cui abbiamo bisogno, per tenere insieme nuovi e vecchi strumenti di aggregazione, di costruzione e formazione di nuove classi dirigenti e per armonizzare quella sensazione di libertà che troppo spesso ci è mancata. Ecco perché mi torna in mente quella che è la citazione che racchiudeva l’essenza della festa che i tanti ragazzi hanno portato in piazza agli inizi di agosto: Libertà è Partecipazione.
Riempiremo le nostre azioni di emozioni, passione, calore e colore, senso di responsabilità e preparazione racchiudendo tutto ciò in un nuovo linguaggio e nuovi gesti, parole semplici che ci permettano di arrivare ai cuori ed alle menti di tutti per raccontare effettivamente come immaginiamo i giorni migliori per l’Italia.
Questi sono gli ingredienti decisivi che ci aiuteranno a cancellare le incertezze, che farà rinascere in noi giovani il coraggio di tornare a pronunciare con serenità la parola FUTURO!
Un partito nasce, prospera di idee e suggestioni se pensa in avanti, se investe in ciò che vuole costruire, se non si limita a guardare i destini corti di coloro che lo fanno e se apre un percorso lungo dove le generazioni agiscono insieme.
Noi dobbiamo essere un collettivo e ognuno di noi in ogni luogo deve caricarsi della sua responsabilità, quella di essere un tesserato o soprattutto un dirigente del Partito Democratico. Questa responsabilità non prescinde dalla perenne alimentazione di una visione di insieme, visione che ci permetta di osservare a 360° la società che ci circonda, con le sue esigenze e la sua voglia di impegnarsi. sabato 9 ottobre 2010
Idee e progetti per allearsi con l'Italia
lunedì 6 settembre 2010
1^ Festa Nazionale PD in Basilicata sulla Pubblica Amministrazione e storia dell'Italia. Prepariamo giorni migliori per l'Italia.
lunedì 9 agosto 2010
II FESTA DELLA GENERAZIONE DEMOCRATICA
Carissimi,
sicuramente saprete che mercoledì 11 e giovedì 12 Agosto si svolgerà in Piazza del Popolo la II^ Festa della Generazione Democratica organizzata dal Circolo dei Giovani Democratici di Bernalda.
Come Giovani Democratici riteniamo che sia opportuno ritornare, almeno una volta all’anno in piazza, tra la gente, soprattutto per festeggiare insieme un’idea di politica e di società che non deve essere circoscritta solo ai periodi di tornata elettorale.
Oggi siamo ancora più convinti che la politica, fosse anch’essa giovanile, debba essere il punto d’avvio di una rivoluzione culturale ed etica perché anche da qui passa il rilancio del Paese e la speranza nel futuro. Vogliamo essere gli artefici insieme a tutti i nostri concittadini di questo cambiamento poiché da soli non è sempre meglio che mal accompagnati.
È tempo di virtù precarie e dietro i nostri occhi si cela un’idea di impegno non solo politico ma civile e democratico che mai ci vedrà rinunciare alla partecipazione e all’azione. Siamo la nuova classe dirigente e senza aspettare quella fatidica alba all’ombra del lassismo e dell’indifferenza tentiamo di porre solide basi per un futuro migliore, non solo per noi ma per le prossime generazioni.
Con la nostra festa vogliamo concretizzare sempre più questo cambiamento perché è il Paese che lo chiede e non possiamo mancare l’appuntamento con le nostre responsabilità.
Ti aspettiamo per trascorrere insieme momenti di riflessione sul futuro della nostra terra e della nostra Nazione alternati al divertimento che la festa proporrà con la consapevolezza che giorni migliori possiamo costruirli in stretta collaborazione.
Bernalda, lì 09/08/2010
Il Segretario
Luca Vitarella
lunedì 1 febbraio 2010
ANCORA UNA VOLTA .... CONTRARI!
La legge 99/2009 del Governo Berlusconi prevede il ritorno al nucleare È una legge che è violenza alla storia, alla voce, ai luoghi del nostro Paese la cui volontà, espressa nel referendum del 1987, è stata brutalmente infossata.
È una legge che non rispetta il Titolo V della Costituzione e i poteri concorrenti delle Regioni in tema di produzione di energia e il governo del territorio. Con tale legge le Regioni vengono escluse dall’iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti nucleari e il Governo sarà il solo a decidere, mentre tratterà soltanto con
Noi al ritorno di un mezzo antieconomico, pericoloso e anacronistico non ci stiamo!
Siamo convinti che questa scelta sia antieconomica perché il costo di gestione sarebbe elevato e lo smaltimento dei rifiuti che tra l'altro il governo, maliziosamente e furbescamente non cita nella suddetta legge! Facendo un'analogia con i R.S.U. è come se fosse stata considerata solo la raccolta dei rifiuti nei costi e non lo smaltimento!
È pericolosa perché il Governo pensa di costruire centrali nucleari non di ultima generazione ma di III andando in controtendenza con ciò che altri Paesi Europei stanno facendo, costruendo centrali nucleari di IV generazione. Ma la cosa ancor più grave è lo smaltimento delle scorie nucleari.
Come pensa questo governo di smaltire in sicurezza i prodotti di questo processo? E poi, come pensa il nostro Consiglio dei Ministri di ritornare al nucleare senza aver prima smaltito le scorie vecchie?
Non è in dubbio che dietro il nucleare ci sono enormi interessi economici di pochissimi. Il Paese viene prima di tutto e di tutti ma ciò non interessa a chi frequenta Palazzo Chigi.
Occorre ripristinare la legislazione concorrente di fatto violata dalla legge 99/2009.
Temi di interesse generale come questo devono essere affrontati con le idee chiare e il governo, è chiaro a tutti, non le ha.
Noi Giovani Democratici di Bernalda amiamo il nostro territorio e siamo contro ogni colonizzazione. Crediamo nelle risorse presenti in Basilicata e da li vogliamo partire per produrre energia pulita i cui benefici possano andare a vantaggio di tutti i lucani.
Il futuro è sostenibilità e sviluppo sostenibile, ovvero lo sviluppo che “garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”. Lo sviluppo sostenibile assume quindi le caratteristiche di concetto integrato, avocando a sè la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili di Ambiente, Economia e Società, dato che risulta evidente come l’azione ambientale da sola non possa esaurire la sfida: ogni piano o politica di intervento, infatti, deve rispondere ad una visione integrata e definire sia impatti economici che sociali ed ambientali. Il progresso tecnologico sostenibile si pone allora quale strumento per raggiungere l’obiettivo di un uso oculato delle risorse naturali diminuendo il consumo di quelle non rinnovabili, della limitazione dei rifiuti prodotti e della sostituzione del capitale naturale (territorio, risorse materiali, specie viventi) con capitale costruito (risorse naturali trasformate).
Il Governo Berlusconi non può ignorare che in Italia sono stati tracciati cammini diversi e virtuosi. Abbiamo intrapreso iniziative importanti per la tutela dell’ambiente, il monitoraggio e la salvaguardia del territorio, il miglioramento della qualità dell’aria e il controllo delle emissioni nell’atmosfera, il risanamento dei siti inquinati, la gestione ottimale dei rifiuti, lo sviluppo e la compatibilità ambientale. In questa direzione vogliamo proseguire!
La maggioranza e il Governo non possono ignorare la volontà popolare che nel Referendum del
venerdì 29 gennaio 2010
COMUNICATO STAMPA
Con la legge 99/2009 del Giugno 2009 il Governo Berlusconi ha di fatto reintrodotto in Italia l’Energia Nucleare. Il testo della legge prevede che il Governo nazionale possa decidere autonomamente la localizzazione e la costruzione degli impianti nucleari e dei siti per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, senza nessun coinvolgimento dei territori interessati, cosi come prevede la Costituzione nel Titolo V e più specificatamente negli articoli 117 e 118.
Una vera e propria imposizione, cosi come si tentò di fare nel Novembre 2003 quando Scanzano Jonico fu al centro del tentativo del Governo, anche allora Berlusconi, di costruire il deposito unico per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari.
Allora ci opponemmo assieme a tutto il popolo lucano e con il forte ed autorevole impegno delle Istituzioni sventammo quel pericolo. Oggi siamo al fianco della Giunta Regionale di Basilicata e del Presidente De Filippo, dei parlamentari del Partito Democratico che instancabilmente sono impegnati per scongiurare le velleità del Governo nazionale.
Come Giovani Democratici di Bernalda e Metaponto siamo pronti a promuovere, Domenica 31/01, una petizione popolare a sostegno del ricorso presentato dalla Regione Basilicata alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale della legge “Sviluppo”, la 99/2009.
Intendiamo mantenere alta l’attenzione e sensibilizzare la società lucana su questa materia così delicata per lo sviluppo della nostra Regione e del territorio del metapontino in particolare e garantire una costante informazione affinché venga ripristinata la volontà popolare prevista dalla Costituzione e violata, a nostro avviso, dal Governo e dalla maggioranza di centro destra.
Bernalda-Potenza lì, 29/01/2010
mercoledì 13 gennaio 2010
I pionieri del "far bene"
La pionieristica, in politica, produce ogni giorno i suoi esempi.
L'ultimo, è quello del PRI; si è registrata negli ultimi mesi, più corretto è forse dire giorni, una frequente e continua attività di questa nuova componente del panorama politico locale, nuovamente emersa domenica 10 Gennaio con la distribuzione dell’ultimo volantino. Ovviamente noi GD siamo abituati a prendere le cose dal lato positivo e facendo un'analisi di ciò che il neonato partito voleva comunicare alla popolazione bernaldese, abbiamo cercato di soffermarci sulla parte propositiva presente nello scritto, a dispetto di altre pubblicazioni che si limitano solo alla menzogna e alla disinformazione.
E' stato piacevole riscontrare che nelle intestazioni del volantino si poteva leggere “Noi giovani del PRI”; è stato altresì curioso osservare come alcuni di questi giovani vantassero una qualità del Partito Repubblicano molto particolare e, a nostro avviso, tutt'altro che lodevole: quella di non essere schierato politicamente. In ogni caso non abbiamo potuto evitare di valutare positivamente la presenza di ragazzi come noi, scesi in campo e facenti parte di una fascia d’età che è più vicina alla nostra. Questa non vuole essere una “caccia al più grande”, ma semplicemente un'azione volta a promuovere il normale processo di ricambio generazionale, che, inevitabilmente, coinvolge anche la politica, sempre a dispetto di formazioni che non hanno ancora ben chiaro il processo.
Non è stato difficile notare, dal punto di vista contenutistico, come l'attenzione sia stata rivolta ancora al passato, evidenziando alcune situazioni locali che, purtroppo, talvolta, lasciano insoddisfatti anche noi; adesso però ci aspettiamo che la fase della lamentela venga superata con le proposte e con il dialogo, speranzosi di essere parte attiva in questo dialogo, perché non fa nulla se si è aspettato tanto prima di scendere in campo (essendo attivi da dieci anni sappiamo quanto è difficile essere giovani e allo stesso tempo prestare attenzione alla politica locale), non fa nulla se voi giovani del PRI non avete fatto caso alla presenza dell’unica associazione politica giovanile esistente sul territorio, ma sarebbe un enorme errore di valutazione politica la nostra esclusione da un confronto solo perché siamo schierati politicamente. Incorrereste così nel fallo di ridurvi al ruolo della maschera di qualche “cavaliere” che, da anni, combatte le sue battaglie nei bar e sui marciapiedi. Solo così ci si può tenere fuori dalla Politica del non fu, ovviamente sempre a dispetto delle formazioni che persistono nel credere in questo modo di operare.
In conclusione vogliamo mettere in evidenza l'aspetto aleatorio sottoposto a condizione: qualsiasi risultato dovesse consegnarci il confronto per le amministrative, non vorremmo essere spettatori di una vostra ritirata lampo, sarebbe una mossa politica molto poco “originale”, in quanto risulta essere una pratica già diffusamente adoperata in passato.
La politica del "non fu"
martedì 12 gennaio 2010
OPERAZIONE VERITA'

