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venerdì 17 aprile 2009

No alle passerelle AnnoZero sospeso: censura politica? La libertà di informazione va rispettata sempre

15 aprile 2009 immagine documento Il PD: concordiamo un decreto per l'emergenza. “Berlusconi chiede al mondo politico di non andare in Abruzzo per fare passerelle e poi subito dopo convoca il prossimo Consiglio dei ministri a L'Aquila. Questa sì che sa di passerella e di operazione di immagine! Se vuole prendere provvedimenti per i terremotati lo faccia, ma a Palazzo Chigi. Sarebbe bene un ripensamento”. Così Dario Franceschini a margine della conferenza stampa per la presentazione del progetto internet Italia Nascosta. Il messaggio è chiaro e forte. Lo è soprattutto se si considera la posizione di totale responsabilità assunta dal Pd nei giorni successivi al dramma abruzzese per evitare ogni forma di polemica e per concertare la massima collaborazione con il governo nell'affrontare l'emergenza del dopo terremoto. “Voglio credere che lo stesso atteggiamento lo avrebbero avuto anche nel centrodestra a parti rovesciate. Ora però siamo davanti alla seconda fase di emergenza e alla ricostruzione. Per questo il nostro ruolo sarà quello di controllare come funzionano e funzioneranno le cose. Oggi Non verranno spenti i riflettori quando il terremoto non farà più notizia e si manterranno tutte le promesse fatte”. "C'è una prima esigenza di risorse per l'emergenza – ha continuato Franceschini - e poi un secondo livello di cui ancora non si conosce la cifra che sono le risorse per la ricostruzione. Noi siamo pronti a discutere come reperire queste risorse ma è importante che le due fasi siano distinte". Incalzato dai cronisti sulla vicenda di Annozero di Michele Santoro, per il reportage fatto da Sandro Ruotolo sul terremoto e le vignette satiriche di Vauro – che hanno portato alla sospensione del vignettista e la richiesta di riequilibrare l'informazione per Santoro nella prossima puntata -, Franceschini ha dichiarato:”A me Annozero non piace molto perché fatto da persone che pensano di avere la verità in tasca. Nonostante tutto sono fautore dell'assoluto rispetto per la libertà di informazione e di stampa. Vanno bene le critiche, non le sanzioni”. Della stessa opinione anche Paolo Gentiloni, responsabile della Comunicazione del Pd, che ha ribadito che “la strada burocratico-disciplinare imboccata dalla direzione generale della Rai lascia sconcertati. E' assurdo pensare di affrontare problemi editoriali con provvedimenti censori. E' ancora più inspiegabile che tali provvedimenti riguardino la satira. Critiche e discussioni sui programmi di Santoro sono più che legittime ma non possono dar luogo a iniziative di questo genere. Il vertice Rai farebbe bene a concentrarsi sui veri problemi dell'azienda, invece di annunciare misure burocratiche nei confronti di Annozero o di Report”.

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