E’ quanto di più seccante ci si possa ritrovare a
commentare, ma alla fine l’aumento delle indennità degli attuali amministratori
è arrivato dopo essere stato nell’aria da mesi e una nostra richiesta di
accesso agli atti lo può documentare. Ecco a cosa ci porta questo nuovo corso
tanto voluto dai cittadini di Bernalda che increduli ed amareggiati oggi
commentano negativamente e a gran voce.
Ci scoccia doverci esprimere rischiando di cavalcare un onda
populista che per storia non ci appartiene, ma è una scelta così irrispettosa
del periodo, delle condizioni in cui versa il nostro comune, dei sacrifici di
ogni singolo contribuente che il silenzio sarebbe ancor più offensivo, non solo
nei confronti di chi ha riposto la fiducia nel nostro schieramento politico, ma
di tutti.
Perché è di una scelta che stiamo parlando, di una volontà
del Sindaco Tataranno e della sua Giunta che da tempo hanno ricevuto sulla loro
scrivania la proposta che portava a questo aumento. E’ in quel momento che
hanno avuto la possibilità di scegliere tra bloccare tutto sul nascere o
chiedere strumentalmente un parere alla Corte dei Conti. Hanno ovviamente
scelto la seconda via, consapevoli che il responso avrebbe portato all’attuale
aumento, legittimo secondo la legge 199 del 2000 ma assolutamente non
obbligatorio e soprattutto non opportuno secondo il parere di chiunque.
Né tantomeno ci lasciamo intenerire dall’ex Ass. Caputi di
cui potremmo apprezzare anche le parole, solo dopo però avergli ricordato che
tutto l’incremento nasceva proprio mentre lui operava, male, e taceva visto
anche chi faceva i nuovi calcoli. Ci smentisca e rinunci ad un eventuale
conguaglio.
La beffa è che oggi si voglia far passare questa decisione
quasi come subita piuttosto che voluta, senza alcun minimo senso di maturità e
assunzione delle proprie responsabilità.
Essendo la strategia di questi nuovi amministratori il silenzio e
l’attuazione solo di decisioni popolari, vedi Piano Urbano del Traffico mai più
continuato, si cerca di far passare oggi il loro portafoglio più gonfio come
costrizione altrui. Ecco perché, più che davanti alla storia di Ponzio Pilato,
ci sembra di ritrovarci a che fare con la sindrome di Peter Pan che evitava il
peso delle sue azioni.
Churchill diceva che la responsabilità è il prezzo della
grandezza, continuando così ci ritroveremo un Comune sempre più piccolo.
PD Bernalda e Metaponto
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