Non c’è bisogno di parlare nemmeno di anni o decenni, forse
non era mai successo nella storia di Bernalda e Metaponto che un
amministrazione non coinvolgesse le forze di non maggioranza nella scelta dei
cinque professionisti che compongono la commissione tutela del paesaggio
L’attuale amministrazione Tataranno, guidata dal consigliere
Benedetto, invece ha deciso di farlo.
Un diritto morale, un principio sancito dallo stesso Statuto
Comunale calpestato ed ignorato in barba a tutte le promesse di trasparenza e
voglia di collaborazione. Nell’ultimo consiglio comunale è stata rifiutata
anche la proposta del PD di ritirare il punto all’ordine del giorno n. 5, così
da recuperare la situazione e condividere almeno i criteri di selezione senza
indicare alcun professionista. Chiusura totale, ecco la novità finalizzata ad
una mambassa cieca ed ingiustificata. Si vantano di aver eletto una commissione
puramente tecnica, come se quelle passate fossero composte da raccomandati, e
speriamo non provino a nascondere questo clamoroso errore dietro l’appartenenza
di qualche attuale componente della neo-commisione.
Non è bastata la possibile testimonianza sulle modalità del
passato dell’Assessore Grippo tre anni fa all’opposizione, che evidentemente
dopo aver messo da parte la sua appartenenza politica adesso ha dimenticato
cosa significa lottare per giustizia e dignità.
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