la nostra terra

mercoledì 28 gennaio 2009

L'INTERVENTO DI CHIUSURA DI DE FILIPPO AL CONSIGLIO REGIONALE

"Dopo molte e buone parole, io poche parole in relazione anche ad una discussione che come siamo abituati in questo Consiglio è stata lunga. Vorrei partire con una battuta: speriamo di aver guadagnato almeno un giorno alla democrazia, con la discussione, non aver sprecato invece una lunga seduta che anche dal lungo elenco di atti che erano all’ordine del giorno sarebbe stata molto più produttiva, per dotare di risposte le domande che negli stessi interventi in qualche modo hanno anche questa sera…io di fatto alla nuova Giunta ho deciso di cambiare programma, faremo due Giunte alla settimana. Il Consiglio dipende anche da quello. Innanzitutto come si fa e come devo, non solo come si fa in queste circostanze devo dare un attestato e un sincero ringraziamento da amico e anche da Presidente della Regione all’assessore Falotico che ha svolto per questi mesi un’attività molto positiva nello stretto vincolo degli interessi della comunità e di un settore complicato e delicato qual è quello dell’agricoltura che produce anche a parte la quantità e la qualità di prodotti straordinari, produce, per ragioni che ovviamente io tralascio in questa sede di commentare, anche grandi difficoltà e grandi crisi di contesto, di scenario e anche di opportunità che noi bene conosciamo e che dobbiamo continuare ad affrontare in questo Consiglio. Ho sentito che ha annunciato una sua scelta, spero che continui a lavorare e riflettere e aiutare anche a cambiare, secondo le cose che ci ha detto anche questa sera, una forza politica che prova a cambiare l’Italia, prova a cambiare la Basilicata e che ha bisogno anche al suo interno di ragioni e di forze di cambiamento. Vorrei anche augurare all’assessore Straziuso che ritorna da questa parte con l’esperienza anche di questi anni del Consiglio, un’attività proficua in un settore delicato e complesso come quello delle attività produttive che ha molte ragioni di difficoltà, di critica, di attese, di aspettativa che in questo tempo noi dovremmo sapere mettere in campo. Saluto con molto piacere e anche molto rispetto e stima umana ed intellettuale, una personalità politica che è viva e vegeta nella nostra regione, quale l’assessore Viti che pur avendo vissuto un impegno istituzionale molti anni fa, il tenore e anche l’adeguatezza della discussione è del tutto attuale, perché penso che a nessuno di voi è sfuggita la sua costante, cospicua e fattiva presenza nel dibattito politico, devo dire anche culturale della nostra Regione. Non mi vorrei molto soffermare sul senso di questa squadra. La politica dispone le sue forze di rappresentanza secondo i progetti che ha in campo, secondo le indicazioni che vuole raggiungere e io penso che in questa fase della vita politica, era utile e giusto aprire una discussione tra consiglio e partiti che ha prodotto il risultato che voi avete innanzi, questo governo non nasce dal niente. Poi, ovviamente la politica è fatta anche di dissimulazioni, di nascondimenti, ma chiunque si meraviglia di questo governo per la lunga discussione che c’è stata nei due mesi precedenti, al di là se ha condiviso totalmente o parzialmente questa discussione, sicuramente io credo che il sentimento della meraviglia non dovrebbe far parte diciamo così. E’ stata una crisi abbastanza dibattuta e discussa nella quale ci sono state azioni di responsabilità anche del presidente della Regione, questa indicazione che viene utilizzata per i Papi, diciamo, Basilicata quater, De Filippo primo, secondo, il terzo è stato frutto di un ragionamento di responsabilità ed io ricordo a memoria avendolo letto e scritto parola per parola il comunicato di annuncio. Era tutta dentro l’ansia di riforma che io spero verrà apprezzata nei prossimi anni da questa Regione e che non poteva sul punto più delicato, consigliere Ruggiero, quello della Sanità, non poteva assolutamente presentare, diciamo così, momenti di rallentamento e non applicazione. C’è una scadenza che era stata già con qualche sospetto dibattuto, che era quello del 31 dicembre di un Governo dimissionario non avrebbe potuto assumere atti di quella dimensione e di quella qualità, a parte anche il resto dell’attività amministrativa e proprio per rispetto al dibattito e alla discussione, quando io venni in Consiglio e vi parlai di una crisi politica e non di governo, significava che a quel punto dalla mia dichiarazioni le prerogative costituzionali, strumentalmente certe volte richiamate in questo Consiglio che sono in capo al Presidente della Regione, molto modestamente e con molta trasparenza, forse non erano sufficienti in un’azione che pretendeva la sperimentazione che noi stiamo assaporando da oggi in poi di un ripristino di relazioni tra le forze politiche che si stanno, io spero, ricomponendo e che possono dare a questa regione ancora una prospettiva e una possibilità di progetto. Noto, lo voglio dire soprattutto a molti Consiglieri, questa volta mi consentirà il Consigliere Pagliuca con molta simpatia, molti consiglieri nel campo della maggioranza che oggi sfuggono con la libertà di mandato che hanno a disposizione a questo vincolo che era dentro la perimetrazione del Consiglio. L’irrealtà descritta non produce quasi mai consenso. L’aggravamento dell’esterno a questa stanza per la nostra possibilità di radicare consenso, secondo me, ci produrrà qualche delusione e a me pare con molta modestia che c’è una sorta di cupio dissolvi nelle nostre valutazioni. Per te che sei ritornato ad essere democristiano, come ci hai detto, quindi hai dentro questa tua prospettiva anche la parola cristiano, vorrei ricordarti che questo desiderio di morire, “il cupio dissolvi”, la traduzione, desiderio di morire, diciamo così, da vecchio studente di latino, è una frase di San Paolo in una delle più belle lettere ai Filippesi e lui manifestava sempre questo dramma, se inclinarsi sul “cupio dissolvi”, sul desiderio di morire o stare nella carne, nella realtà.Io penso che noi esageriamo a descrivere il mondo che ci sta intorno perché quella descrizione può essere utile per la nostra strategia politica, come se ci fosse una memoria che non sedimenta in questo Consiglio, perché poi tutti i dibattiti si consumano come la vita di una farfalla, tra tre mesi ci siamo dimenticati di quello che forse dicevamo oggi, è una memoria che non sedimenta, è una strana memoria quella del Consiglio, è una memoria che cancella più che sedimenta.Io vorrei ricordarvi, ricordare alle forze politiche della maggioranza, che c’è stato ancora questa volta un tentativo metodologico corretto che è quello di un programma di fine legislatura. Io non vorrei fare arrossire molti Consiglieri che hanno parlato di un libro dei sogni o di una cosa impossibile, perché se io leggessi i capitoletti di quel programma sono esattamente le cose che noi potremmo fare in tre mesi: il piano turistico, che è già all’ordine del giorno del governo regionale e che sarà trasmesso da qui, io spero, a una settimana al Consiglio, la legge sulla competitività che è già all’ordine del giorno, l’attuazione di una serie di misure per le famiglie che sono dentro la Finanziaria, quella sull’energie, lo sconto del gas, le misure per i lavoratori espulsi dai cicli produttivi che sono sottoposti a misure di ammortizzatori sociali, sono tutte cose che volendo noi agire le potremmo attuare velocemente. Ho anche detto alla maggioranza, l’ho detto nella conferenza stampa della fine dell’anno, perché una buona politica deve anche manifestare con molta trasparenza quali sono gli intendimenti nostri e ho detto anche alla maggioranza che avete a disposizione, per questo servizio, fino alla fine di questa legislatura, una persona, in questo caso il Presidente della Regione, che si è ufficialmente, ostinatamente e definitivamente sottratto da qualsisia organigramma, non per le ragioni, diciamo così, di resa rispetto anche alla difficoltà della politica o come peggio potrebbe pensare qualcuno ad altro, tutt’altro, è perché penso che questo è un mestiere che deve consegnare alla fine di una esperienza, con grande gratitudine, un bagaglio di conoscenze, di possibilità di passioni per fare un cambiamento vero. Quindi quando sento in quest’Aula che c’è una guerra dentro al PD, fatta di organigrammi, io penso che voi state ancora, chi lo dice sta ancora sulla vecchia politica, perché il Presidente della Regione è fuori da questa diatriba e vuole accompagnare questa maggioranza, se è possibile, se è praticabile, ad uno sforzo, ad un salto di cambiamento anche in questa regione.E se guardate anche l’apparente remissiva accondiscendenza a relazioni che sono rappresentate in questo governo, vanno esattamente in questa direzione, perché, senza fare molti sforzi, penso che l’Assessore Viti sarà un mio formidabile alleato per aiutare questo cambiamento del centro-sinistra, potrei dire anche l’Assessore Straziuso, che sono gli innesti di questo nuovo governo. Quindi se questo potesse servire rassereniamoci, c’è spazio, c’è possibilità per fare cose buone in questa Regione. Se facciamo lo Statuto, se riusciamo a fare la legge elettorale ovviamente si migliora e si qualifica anche la rappresentanza.Penso che questo senso profondo di responsabilità io non l’ho annunciato, credo che questo sia un metodo buono, uno deve parlare alla comunità, deve dire alla comunità quello che vuole fare, non lo deve dire soltanto alle sezioni, ad un dibattito interno.Io l’ho detto alla comunità e non arretrerò da questa mia posizione.Speravo che questo ingrediente avesse abbassato anche un po’ la tensione dentro il centro-sinistra e forse anche dentro al PD, che è vero, ha ragione Donato Salvatore, essendo il maggiore partito, ha le maggiori responsabilità, nel bene e nel male. Quindi io spero che possa assumerle totalmente e completamente a favore della Basilicata.Non sono sempre totalmente sicuro che ci riusciremo. Siamo all’articolo 126 della Costituzione che è proprio l’elemento conclusivo del mio ragionamento. Guardate, non utilizziamo questo argomento per il negozio della politica o, peggio ancora, per rappresentare la difficoltà e la crisi come una sorta di ascia che ha disposizione in qualsiasi momento per dire che va tutto male, è una responsabilità costituzionalmente incardinata su questo Consiglio, se votasse una mozione di sfiducia, e sul Presidente della Regione.Io però vorrei ricordare, soprattutto a chi ha richiamato più volte questa possibilità: c’è un fondamento nella democrazia, mi è venuto fra le mani in questi giorni, perché lo sta studiando mia figlia che è iscritta a Giurisprudenza, un libro di Norberto Bobbio che avevo letto venti anni fa sulla struttura della democrazia e che mi serve molto a spiegare che non dobbiamo nemmeno utilizzarlo questo argomento. La differenza tra un potere non democratico o, peggio, teologico e uno democratico sta proprio nella rappresentatività e nella durata dei mandati, quindi è un requisito fondamentale quello della durata, cioè non c’è più, come c’è stato nelle monarchie, la possibilità di essere a quel posto “usque mortem”, fino alla morte, come il Papa, nel caso del Capo della Religione.Allora, se la durata è uno dei fondamenti dei mandati della democrazia, mettere mano alla leggera a questo elemento è un incrinamento anche quello democratico, cioè la chiamata alle urne che noi brandiamo nei dibattiti è un elemento di poca democrazia se non lo facciamo con serietà e con attenzione. Il vostro ruolo e la vostra responsabilità e quella mia, ovviamente la mia la elaboro nella mia responsabilità e quindi il giorno in cui il Presidente della Regione sarà consapevole, ovviamente questa consapevolezza io spero che non venga alimentata così senza approfondimenti, ma che sia una consapevolezza istituzionale costituzionale vera, che non è più agibile il campo, in quel caso ha il dovere di interrompere e quindi di incrinare uno degli elementi fondanti della democrazia che è quella della durata stabilita in questo caso, temporalmente, in termini costituzionali. E lo farà, senza avvisi e senza annunci, perché voi sapete com’è semplice, almeno voi dovete votare. La stanza del protocollo del Presidente della Regione è a due porte dalla mia stanza, vado lì e non è che come in Sardegna che si prendono 30 giorni per dibattere. Noi non abbiamo fatto uno statuto nuovo e quindi non abbiamo recepito questa norma modulandola secondo le nostre esigenze e noi abbiamo uno statuto con il quale il giorno in cui il Presidente della Regione o voi questa sera, facciamo un esempio, decidiate di votare la mozione di sfiducia che è stata presentata dal centrodestra, a me è ancora più facile il protocollo, ed è sciolto. Mica si deve annunciare, discutere. Io ho ancora la remota… si vede anche il turbamento somatico che il Presidente della Regione ha manifestato in molti momenti del dibattito in questo Consiglio, però è una responsabilità grande, toccare i fondamenti democratici che sono alla base del nostro consorzio civile in questo paese. Allora uno deve riflettere e a me pare che fino ad oggi il campo non è del tutto impraticabile, non è un campo facile, ammetto, la minoranza coglie un elemento vero, ovviamente lo amplifica, lo indebolisce, perché lo strumentalizza, e non è che voglio fare il consulente della minoranza. Questa è la mia sensazione. La giornata di oggi dà un contributo di rafforzamento alla maggioranza, senza mozione, perciò alla fine del discorso, io vi dovrei addirittura ringraziare, perché senza la mozione di sfiducia saremo stati un po’ peggio, con molta sincerità. Io vorrei dire com’è nato questo Governo ed è nato sulla base di una valutazione di un Assessore autorevole, che è un uomo importante in un grande partito che ha aperto la discussione ovviamente dal primo giorno si è percepito che era una crisi complicata e che avrebbe avuto bisogno di molto tempo. Ad un certo punto il centro sinistra ha messo insieme una valutazione e sulla base di una proposta programmatica di fine legislatura che parla un po’ di tutte le cose che avete riassunto. E’ attuale ancora ritornare a fare un’azione comune a difesa del Mezzogiorno? Io penso di sì e non vi voglio trasferire l’eco del dibattito che c’è anche nella conferenza abbastanza trasversale. Penso che la rappresentazione soltanto, vorrei dirlo al centrodestra, di marca siciliana del Mezzogiorno non va giù a molta parte del gruppo dirigente anche del centrodestra e c’è un disequilibrio a favore della Sicilia che non so quanto ci guadagnerà, ma sicuramente c’è un disequilibrio a favore della Sicilia nelle iniziative nazionali che avrebbe bisogno di un’azione anche in questo caso del Consiglio, delle forze politiche. Se voi avete notato quando c’è stato il dibattito sugli emendamenti, il federalismo fiscale al Senato e quello sull’energia, i due emendamenti che hanno fatto così dibattere, io vi pregherei di leggere il comunicato stampa del Presidente della Regione che è un appello a lavorare insieme. Capisco che è a quattro-cinque mesi dalle elezioni amministrative che sono decisive per tutti, non è una cosa facile. Approvare il documento unico di programmazione che vi sarà trasmesso e spero che se la maggioranza lavora con la passione, proprio da qui a 15 giorni in Consiglio, è un atto importante, utile per la Basilicata. Io penso di sì. Siamo oggi in condizione di poterlo trasmettere perché la materia dei FAS, che è uno dei capitoli di questo documento unico di programmazione che ha un nome aulico ma che nella sostanza e nel format che ha deciso il CIPE ed è abbastanza agevole e sintetico come documento, solo oggi abbiamo a disposizione gli elementi finanziari, nemmeno tanto precisi e nemmeno tanto intoccabili sembrerebbe fino a questo momento dei fondi FAS per proporvi un documento dove gli obiettivi che erano del programma operativo 2007-2013 e che erano nel documento strategico regionale vengono indicati con le poste finanziarie a fianco in maniera anche molto semplice. La legge sulla competitività l’avete richiamata anche voi ed è uno degli elementi che abbiamo messo in questa scheda di fine legislatura ed è utile approvare questo strumento ed io penso di sì. Appena approvato per mettere in campo tutto quello… ho visto che la Commissione dopo la mia audizione aveva in qualche modo accelerato. Il piano turistico regionale, all’ordine del giorno c’era la Giunta. Ritornare a parlare degli accordi di programma sul petrolio, mettere a punto e approvare il piano energetico ambientale che entro febbraio vi potremmo trasmettere. Insomma sono tutte questioni che sarebbero di agevole anche approvazione. Rifare il nuovo programma di cittadinanza solidale, consigliere Di Lorenzo, la Finanziaria regionale ha messo le risorse finanziarie, c’è una relazione che mi pare abbiamo già trasmesso al Consiglio di valutazione del precedente programma ed è possibile fare un nuovo programma per la povertà. Io non sottovaluterei nemmeno il tema dello statuto che io non ho messo la legge elettorale che mi rendo conto che è materia più di gruppi politici, di partiti politici e della dinamica consiliare. Ma anche lo statuto, più volte il Presidente del Consiglio ci ha richiamato a questa possibilità. Non sottovaluterei una valutazione. Io sono in condizione di trasmettere una bozza di disegno di legge anche sulla centrale unica degli appalti, che ovviamente potrete valutare. Io penso che in questa regione nella quale si sono applicate varie tipologie anche di scienze sull’etica, sulla moralità pubblica, alle quali abbiamo reagito molte volte per l’ingiustizia del proponimento che si faceva non soltanto a livello regionale anche a livello nazionale. La Regione Basilicata, la politica ha il dovere non soltanto di rafforzare i comportamenti, l’etica della responsabilità che è materia politica e di coscienza. Sarebbe utile mettere in campo anche provvedimenti che possono in qualche modo arginare possibili infiltrazioni e le esperienze che abbiamo in lungo ed in largo nel nostro paese e nel mondo ci dicono che la moltiplicazioni di centrali che fanno attività di committenza e di appalti pubblici è di per sé un rischio potenziale sulle procedure e sui meccanismi. Noi abbiamo fatto delle proposte che sono tutte a portata di mano e abbiamo discusso su tutto ciò in questi giorni. Ovviamente insomma il destino di queste proposte è totalmente nella mani del Consiglio. Io spero che ci sia questa volontà, si assumano queste decisioni perché un anno e mezzo o un anno e qualche mese di vita in questo Consiglio è ancora molto produttiva. Il 2008, vorrei ricordare questa volta alla maggioranza, il 2008 anche nelle gravi difficoltà politiche, una campagna elettorale per le politiche perse, è stato l’anno che ha prodotto la più grande quantità di riforme forse nella storia della Basilicata, perché ci fu… Il 2008, vorrei ricordare questa volta alla maggioranza, il 2008 anche nelle gravi difficoltà politiche, una campagna elettorale per le politiche perse, è stato l’anno che ha prodotto la più grande quantità di riforme forse nella storia della Basilicata, perché ci fu un sussulto di azioni della maggioranza. Se noi ci mettessimo in cammino, in pochi mesi potremmo facilmente raggiungere questi obiettivi. Insomma, penso che questa è la nostra responsabilità. Ovviamente c’è sempre il dibattito sull’articolo 126. Io lo dico al Consiglio, io non avviso nessuno, perché è prerogativa se dovessi deciderlo, quando riterrò che il campo è impraticabile, mica apro un dibattito. Mi porto nella stanza affianco alla mia e la protocollo. Quindi è inutile che la discutiamo questa, lo dico con molto rispetto per la vostra funzione. Ovviamente, da qui a qualche minuto siete in condizione di farlo con la serenità e con la responsabilità che questo momento vi potrebbe offrire in termini non so se di opportunità o di rischio, diciamo, secondo come la si vuole vivere. Io penso che noi dobbiamo stare ancora qui, perché mi sembra che il campo non è del tutto impraticabile, ci sono molti problemi. Ho sentito con le stesse orecchie vostre il dibattito che c’è stato questa sera. Ci sono novità nella maggioranza che è partita in un certo modo, la posizione del consigliere Mollica, la posizione del consigliere Fierro che non c’è questa sera, la posizione del consigliere Mastrosimone, la posizione del consigliere Rocco Vita, le posizioni critiche ma ancora più legate ad un filo di responsabilità con la maggioranza, della Simonetti e dello stesso Giacomo Nardiello. La rinascita di un nuovo gruppo che per mano del consigliere Falotico, sono sicuramente cose, non so se è una grande coesione e non so nemmeno se è una grande divisione ancora. Vedendo quello che succede in lungo e in largo sono ancora fiducioso che si può fare qualcosa. A me non sfugge che c’è questo dibattito. Noi siamo qui, non ho citato tutti gli altri uomini del governo, perché per vostra fortuna li conoscete, spero che sia per vostra fortuna, perché hanno svolto in questi mesi un’attività positiva. C’è un governo disponibile a fare e ve lo dico con molta amicizia, c’è un Presidente ancora al servizio della Regione". RESPINTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DE FILIPPO Il Consiglio regionale della Basilicata, che si è riunito oggi a Potenza, ha proceduto alla definitiva convalida della elezione dei consiglieri regionali Adeltina Salierno, Antonio Tisci, Michele Napoli e Innocenzo Loguercio, subentrati, nello scorso mese di giugno, ai consiglieri Maria Antezza, Cosimo Latronico, Carlo Chiurazzi ed Egidio Digilio, eletti in Parlamento. In apertura dei lavori il presidente De Franchi ha informato che il consigliere Gaetano Fierro ha aderito al gruppo consiliare dell’Udc e il consigliere Roberto Falotico ha aderito al gruppo consiliare “Uniti nell’Ulivo”.In seguito, l’Assemblea, per l’attività di controllo, ha approvato a maggioranza la variazione al bilancio di previsione per il 2008 del Parco naturale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, e la variazione al bilancio di previsione 2008 dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Potenza. All’unanimità, invece, è stata approvata la richiesta di chiarimenti in merito alla variazione di assestamento al bilancio di previsione 2008 e utilizzo dell’avanzo di amministrazione del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano. E’ seguita una lunga discussione sulla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nella precedente seduta del 18 dicembre a margine dell’approvazione della finanziaria, nella quale sono intervenuti i consiglieri Lapenna, Mattia e Pagliuca (Fi-Pdl), Di Lorenzo (misto-Pdl), Ruggiero e Mancusi (Udc), Scaglione (misto-Pu), Mastrosimone e Mollica (Fpc), Flovilla (Centro Popolare la Rosa per la Basilicata), Nardiello (Pdci), Simonetti (Prc), Falotico (Uniti nell’Ulivo), Salierno e Restaino (Pd), Vita e Salvatore (Ps), Napoli (misto-la Destra) e Tisci (An).Subito dopo la replica del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, l’Assemblea ha respinto la mozione di sfiducia. Diciassette i voti contrari (Pd, Uniti nell’Ulivo, Pdci, Prc, Cp Rosa per la Basilicata, Idv, gruppo misto Pu), 6 i voti a favore (Fi-Pdl, gruppo misto La Destra, An, gruppo misto Pdl) e 4 gli astenuti ( Mancusi e Ruggiero (Udc), Mollica (Fpc) e il presidente De Filippo). Al momento della votazione era assenti i consiglieri Mastrosimone (Fpc), Vita (Ps) e Fierro (Udc). La seduta del Consiglio regionale è stata aggiornata a domani, 28 gennaio. All’ordine del giorno un unico argomento la ratifica del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche nella Regione Basilicata. OGNI SETTIMANA LA GIUNTA REGIONALE SI RIUNIRA' DUE VOLTE Ogni settimana la nuova Giunta regionale si riunirà due volte. Lo ha annunciato il Presidente De Filippo nella replica al dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dal Centrodestra e non approvata dal Consiglio.

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