Pochi giorni fa è nato il Governo Monti!
… Che ha prodotto il tanto auspicato “licenziamento” di Berlusconi ed i suoi fidi.
L’attuale Governo, formato da un team di tecnici e professionisti che ha il sostegno trasversale di quasi tutte le attuali forze politiche, ha lo scopo di dar vita a quelle manovre e riforme che faranno uscire dal guado della crisi la nostra Italia.
All’orizzonte si intravede l’alba della Terza Repubblica, dopo le monetine sono arrivati i caroselli come titoli di coda di una mortificazione continua che legittimano quanto meno un brindisi. Anche l’Europa auspicava la fine della nostra destra, forse più di nome che di fatto.
Eppure, proprio in una fase in cui tutti ragionano e parlano della necessità di più Europa, di continuare a costruire una maggiore coesione del vecchio continente, di maggiore progressismo per avere una Unione più solida e di affermare l’Italia e soprattutto il Sud-Italia come porta sul Mediterraneo, c’è ancora chi non riesce proprio a smettere di parlare un linguaggio miserevole finito ormai da anni nel dimenticatoio.
Infatti utilizzare e riportare ancora nel presente distinzioni tra democratici e conservatori bolscevichi o filo-sovietici forse potrebbe andar bene solo per raccontare una barzelletta sulla guerra fredda. Purtroppo in una Nazione devastata da ragionamenti populistici e qualunquistici della peggior specie, anche il nuovo premier Monti in un primo momento era finito sotto l’attacco di chi per demonizzare evoca la temutissima ombra “rossa”. Questo perché si appresta ad imporre con equità alla nazione non lacrime e sangue, ma quei sacrifici necessari per combattere una crisi sempre esistita, ma mai dichiarata da Berlusconi ….. e da attribuire per convenienza agli oltranzisti italo-russi.
Tentativo naufragato ancor prima di vedere la luce, grazie soprattutto a quel senso di responsabilità che ha contraddistinto fin da subito il nuovo Governo, che finalmente elimina le letterine, veline ministrine e incarica tre DONNE a svolgere il ruolo di Ministro della Repubblica in altrettanti Dicasteri fondamentali.
Responsabilità che, oggi come non mai, è il sesto senso necessario per chi ambisce a guidare una nazione, e sempre più sinonimo di Giorgio Napolitano. Si proprio quel Presidente della Repubblica (che a volte si è cercato di delegittimare chiamandolo “compagno”) che in tutti i modi cerca di non far fallire la ditta. Sesto senso che alla fine ha convinto Mr B. (dopo la riunione di “famiglia”) a fare un passo indietro seppur in grave ritardo, salvo dichiarare poco dopo e in tono minaccioso: “Stacco la spina quando voglio”.
Per questo non saranno certo le barzellette ad aprire la crepa in cui insinuarsi nel muro solido di un partito serio, quale è il P.D., alla ricerca di una zattera che salvi chicchessia dall’isolamento più totale. Ovviamente se si rimane sempre più soli si inizia a perdere notevolmente lucidità, non si riesce a stare al passo coi tempi e si finisce con il riconoscersi allo specchio ruoli e funzioni, inventando commissioni (e paroloni), per rimanere sulla cresta di un onda che in effetti non si è presa mai.
Non aiuterà ad acquisire più credibilità nemmeno convincersi che si sia scatenato il putiferio quando qualcuno avvicina (durante la Festa settembrina del PD, che secondo il bilancio non è certo ai minimi storici di partecipazione) il nostro capogruppo in Consiglio Regionale (Viti), per dimostrare di sapere la differenza tra asilo nido e asilo politico,.
Abbiamo cose più serie ed utili da fare, sereni e senza ansie sappiamo già quali possono essere le reazioni, se ce ne saranno, che una persona normale può avere davanti a richieste del genere, Bersani o Speranza che sia.
Ovviamente se rappresenti sempre una sedicente associazione moralista, oltre ad attaccare le Procure pseudo-brigatiste - preferibilmente di Matera (perfettamente in stile di chi è vagamente noto, ma che ormai ha terminato il suo tempo) per essere ancora più anacronistica dai una bella tinta di rosso a Professionisti, Tecnici e Professori.
Si, quelli che a Roma cercheranno di ridare alla nostra Bandiera la credibilità che gli spetta e a Bernalda hanno amministrato portandoci fuori dal dissesto, a tratti negato come la crisi.
Infine per non scontentare nessuno, ma proprio nessuno, racconti delle scontate freddure sul processo, graduale ma avviato, di ricambio generazionale della classe politica in un partito che non ti appartiene.
Prima i G.D. dipinti come “struttura operativa” di giovani nerboruti armati di kalashnikov, poi tangenti ben smentite riguardo assessori “casualmente” definiti giovani e, dulcis in fundo, fidanzati tatuati dalle inconfondibili G e D in attesa di pranzo di nozze gratis.
E’ proprio vero, raggiunto il fondo si può sempre scavare!
Eppure qualcuno dalla mente fresca, che ha la pretesa di rappresentare una alternativa a questo centro sinistra, nel presente e per il futuro, ha anche riso dando sponda a veri e propri abomini.
Triste, molto triste. Ma se la parola d’ordine diventa “Attenti all’uomo…Rosso” tutto sembra più chiaro.
Circolo PD e GD Bernalda e Metaponto Gruppo Consiliare PD