Abbiamo assistito negli ultimi giorni ad un intervento massiccio
di abbattimento degli alberi di pino che da decenni erano presenti sul territorio
di Bernalda e Metaponto. Seppur coscienti di alcune problematiche legate alle
caratteristiche della specie arborea, riteniamo di dover esprimere la nostra
perplessità sull’accaduto.
A fronte di un diritto e dovere della Amministrazione ad
intervenire, la soluzione poteva essere meno traumatica e più strutturata. Dovevano
essere fornite un maggior numero di informazioni necessarie su quello che si
pensava di fare tanto a noi parte politica quanto all’intera cittadinanza.
Dichiariamo apertamente che in diverse zone comunali erano
presenti alberi di pino pericolosi, che versavano in condizioni di spazio non
adeguati e che arrecavano danno all’arredamento urbano, a parte dei servizi ed
a strutture di proprietà privata tanto da essere favorevoli, seppur con
sofferenza, all’abbattimento di quelle piante.Tutto questo è stato ufficialmente
dichiarato nella commissione “Politiche del Territorio e Ambiente” del 17.11.2014
e successivamente nel Consiglio Comunale del 27.11.2014.
Nella relazione tecnica dell’Arch. Acito approvata sia in
commissione che in Consiglio si parlava di intervenire su n. 2 lotti per un
totale di dodici pini mentre oggi ci ritroviamo con delle ordinanze che contano
l’abbattimento di n.150 piante.
Inoltre non si è proceduto a stilare un “piano progetto”
con conseguenti motivazioni e previsione di interventi dettagliati così come
deliberato nella massima assise, preferendo un operazione gestita all’insaputa
di tutti.
Oltre ai tronchi si è recisa pure la voglia di condivisione
e di procedere tutti insieme tanto sbandierata dall’Assessore al ramo Vincenzo
Grippo che ha tanto accelerato sugli interventi improvvisi e non pianificati senza
apporne però la firma, ancora una volta non assumendosi nessun rischio operando
con determine dirigenziali.
Lo stesso regolamento del 2006 per la tutela del verde,
seppur prevede dei casi straordinari e di stretta necessità, stabilisce una
procedura fatta di atti scritti che non siamo ancora riusciti a recuperare. A
fronte di un sicuro risparmio per le casse comunali non conosciamo però le generalità
della ditta che sta operando, gli accordi sul legname ricavato dalle piante
tagliate e se si è proceduto ad una selezione con delle eventuali ditte concorrenti.
In chiusura di questa nota pubblica affermiamo che non è
questo il modo che avremmo scelto per procedere: è contraddittorio e disattende
quanto all’unanimità deliberato in consiglio comunale. Non esistendo una
pianificazione, ad oggi come circolo e gruppo consiliare del PD, abbiamo
iniziato a chiedere a gran voce un immediata piantumazione per sostituire gli
alberi abbattuti. Inoltre per un ulteriore chiarimento invitiamo proprio l’Ass.
Grippo a prendere parte con noi ad un confronto pubblico su questo ed altri
temi poiché il confronto è ossigeno per la Democrazia.