L'Assemblea degli iscritti e simpatizzanti è stata un’iniziativa partecipata e di qualità che ha portato con se un confronto molto ruvido e duro ma costruttivo, al centro del quale non vi era un processo ma solo il bene e il futuro della nostra Regione, di Bernalda e Metaponto.
“L'ultima
tornata elettorale ha dimostrato che l'unico ed ultimo partito di
eredità
novecentesca rimasto in vita è il Partito Democratico. Gli altri partiti si
sono dissolti.
Sostanzialmente è finita un'epoca”!
Però, per rimanere
pienamente dentro la rivoluzione culturale che è in atto, il PD ha bisogno di
recuperare la piena salute di cui attualmente non gode a qualsiasi livello;
nonostante tutto riconoscergli in un’assise cittadina, con la partecipazione e
il dialogo schietto, di essere l’unico contenitore politico-partitico in grado
di voltare pagina ci fa sentire vicinanza e ci da la spinta giusta.
Non siamo
mai fuggiti da nulla, nemmeno dalle critiche nelle quali invece vogliamo
trovare la forza per mettere a sistema i tratti positivi e propositivi di
queste, rafforzando un modello di Partito imprescindibile e che tenga in
considerazione solo le istanze del territorio. Per questo Sabato 26 maggio è
stata espressa la volontà di riconoscersi in un PD che a livello nazionale sia
disposto a sostenere un Governo tecnico che scongiuri il precipizio
Berlusconiano, ma che abbia anche il coraggio di non piegarsi davanti alla
falsa equità; e che a livello regionale contesti e spezzi questo senso di
smobilitazione che la fascia Metapontina prova da tempo, così come segnalato
anche durante il recente Focus dell’Agricoltura.
Per quello
che ci compete adesso c’è un futuro da costruire tramite disegni che vedano
protagonista tutta la nostra base. Con l’Assemblea è stata data la giusta
scossa potenzialmente in grado di rimettere tutti in carreggiata entro tempi
certi, oltre i quali c'è solo il baratro e l'anticipazione di nuovi progetti
che comunque non ci spaventano. Puntiamo a fare sempre meglio e ad arricchire
la discussione colmando le assenze di parte del gruppo dirigente, stanco si di
sbattere contro muri di gomma di natura diversa e che vanno tutti abbattuti, ma
che solo ritrovando lo spirito di partecipazione potrà contribuire al rilancio.
Non esiste
nessun covo di disonestà e corruzione né domicilio familiare che sovrasta sulla
sezione; la nostra sede è l’unico luogo dove vengono prese le decisioni nel
rispetto delle opinioni di tutti.
Che ci sia
amarezza lo comprendiamo e una maggiore forza comunicativa riuscirà a smorzarla
e poi definitivamente ad estirparla.
La campagna
di tesseramento 2012 è l’occasione per riallargare il cerchio, che però ha
avuto sempre una membrana permeabile non impedendo mai a nessuno di dare il
proprio contributo se genuino e concordante con le nostre ideologie.
Dal punto
di vista amministrativo le critiche che da tempo, e non solo dal mese di
maggio, mettiamo in campo in modo costruttivo, non contestano l’operato dei
singoli ma l’intero modo di avanzare comune che non ci ha soddisfatto, fatto di
debole direzione, ingiustificate assenze e mancate prese di posizione. E’
normale che ci si rivolga a Sindaco ed assessori poiché sono loro gli attori
principali dell’operato amministrativo, così come ci si rivolge a Segretario e
Capogruppo per la parte politica.
Queste due
fasi devono camminare di pari passo altrimenti si inciampa e nell’assemblea
pubblica è emerso coerentemente quello che è in evidenza settimanalmente nei
coordinamenti di circolo, ovvero un passo scoordinato.
Mettere
alla gogna singolarmente il Sindaco Chiruzzi o gli assessori Petrocelli e
Paradiso serve solo al PDL per creare titoloni e continuare con toni che
bisogna abbassare, è un meccanismo che fa male ma la gente ha imparato a
guardare i contenuti e non solo la forma; Leo sa che non miriamo ad isolarlo ma
a costruire percorsi produttivi insieme, anche e soprattutto denunciando le
defezioni nonostante in tasca si porti la stessa tessera. Non siamo un partito
azienda e quando manca la sostanza il silenzio non risolve i problemi.
Tutti gli
eletti non devono dimenticare di spendersi per un continuo confronto con il
gruppo dirigente di sezione, così si avrà un Partito forte e rappresentativo e
l’amministrazione sarà sentita vicina, poiché godrà di un supporto collaudato e
anche di una cassa di risonanza che accrescerà il sentimento di partecipazione
della cittadinanza.
Ma
soprattutto si avrà un paese soddisfatto.
Sull’azione
politica nessuno può avere dubbi, atti votati solo se condivisi. A partire
dall’imminente C.C. sul Bilancio che verrà approvato “se e solo se sarà
fatta
un'ampia discussione all’interno e con il popolo bernaldese, se verranno
sciolti i nodi di equità” e sui sacrifici da chiedere poiché è stato perso già
abbastanza tempo. Al Sindaco diamo atto di aver fatto passi indietro durante la
verifica che hanno fatto seguire anche quelli degl’altri attori, adesso è il
tempo dei passi di tutti nella stessa direzione.
Il Coordinamento di Circolo
Partito Democratico Bernalda e Metaponto